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Occhi rossi, sintomo della congiuntivite. Ecco i consigli contro le infenzioni agli occhi

03/06/2003

Infezioni, vento e allergia possono essere causa di questo disturbo. Ingrid Torres, oculista di Humanitas, ci aiuta a fare chiarezza sulle cause della congiuntivite

Quando gli occhi sono arrossati e lacrimanti si corre dal medico per farsi prescrivere un collirio o, più spesso, ci si rivolge a un farmacista. Ma conosciamo le cause di questi disturbi comuni? Quella che in modo generico viene definita “irritazione” agli occhi potrebbe essere un’infezione, oppure la conseguenza del contatto con sostanze sensibilizzanti, o ancora la manifestazione di una forma allergica. Riconoscere le diverse cause è molto importante al fine di curare correttamente gli occhi, che sono organi delicatissimi. Proprio questa caratteristica implica che ogni diagnosi, nonché la relativa terapia, sia compito esclusivo dello specialista, come tiene a sottolineare Ingrid Torres, oculista di Humanitas, alla quale abbiamo chiesto di spiegarci le principali differenze tra i disturbi più comuni che causano l’irritazione degli occhi.

Quando gli occhi fanno impazzire

Per irritazione degli occhi o, in termini medici, per congiuntivite si intende l’infiammazione della congiuntiva, ossia della membrana che riveste esternamente il bulbo oculare e la parte interna delle palpebre.
L’irritazione si manifesta provocando bruciore e la sensazione di un corpo estraneo, come se ci fosse sabbia tra l’occhio e la palpebra; gli occhi si arrossano, la lacrimazione aumenta e molto spesso compare secrezione. In alcuni casi anche la luce può dare fastidio; questo fenomeno si chiama fotofobia. Non è detto che tutti i sintomi siano presenti contemporaneamente: talvolta la congiuntivite può essere caratterizzata anche da uno solo di essi.

Le irritazioni possono essere provocate da infezioni batteriche, virali, fungine o causate da alcune amebe; inoltre vi sono molti altri fattori di altro genere da prendere in considerazione tra cui le sostanze urticanti, i trucchi per il viso, i detergenti, il vento e, molto frequenti in questa stagione, i fattori allergici. I pollini rappresentano la causa principale delle irritazioni di natura allergica, seguiti dal pelo degli animali e dagli acari.
Inoltre vi sono persone che hanno una lacrimazione scarsa e risultano più predisposte a questo tipo di disturbi. Ciò accade perché le lacrime, al pari della saliva, oltre ad avere un effetto meccanico di detersione, contengono enzimi che attaccano e distruggono gli agenti infettivi. Le donne in menopausa o dopo il terzo mese di gravidanza, per esempio, avendo problemi di secchezza delle mucose, sono più esposte a questi disturbi, così come chi soffre di malattie autoimmuni.

 

Come si riconoscono le congiuntiviti?

Le congiuntiviti di natura allergica compaiono solitamente in entrambi gli occhi e sono caratterizzate prevalentemente da prurito e secrezione mucosa. Anche le congiuntiviti causate dall’alterazione della secrezione lacrimale, che può variare per quantità e composizione rispetto al normale, sono molto frequentemente bilaterali. Il processo è il seguente: l’occhio diviene più secco e, non essendo più protetto dall’azione detergente e umidificante delle lacrime, tende a irritarsi. L’alterazione della secrezione lacrimale può essere un fattore costituzionale che si rende manifesto in conseguenza di variazioni ormonali (per esempio nelle donne in menopausa o in gravidanza), o in seguito all’assunzione di alcuni farmaci oppure, ancora, nella terza età.

Le irritazioni dovute a infezione si distinguono dalle altre per una caratteristica secrezione mucosa o mucopurulenta (cioè mista a pus), definita volgarmente “occhio appiccicato”, che fa sì che la mattina al risveglio le palpebre siano incollate; questo tipo di irritazione ha la caratteristica di colpire inizialmente un solo occhio, anche se presto si estende a entrambi. Nonostante queste differenze, solo con una visita medica si può arrivare al riconoscimento del tipo di congiuntivite; tutte possono essere banali o diventare molto gravi. Le congiuntiviti di natura infettiva sono costituite da fasi più acute, con un inizio e una fine, mentre le altre tendono a divenire croniche. È importante dire che tutte, se non trattate correttamente, possono dare luogo a complicazioni.

Quali sono le cure per la congiuntivite?

Il trattamento è quasi sempre locale, tranne poche eccezioni. Per le congiuntiviti infettive vengono utilizzati colliri che, a seconda dei casi, possono contenere antibiotici, antifungini o antivirali. In alcuni casi si associano colliri con funzione antinfiammatoria. In caso di allergie primaverili si utilizzano farmaci antistaminici.
Se la congiuntivite è causata da una sostanza irritante, spesso è sufficiente eliminare la causa che l’ha provocata: in genere si tratta di reazioni ai trucchi quali rimmel e matita per gli occhi (che contengono nichel e cobalto come coloranti), o alle creme cosmetiche che provocano vere e proprie allergie da contatto. Spesso infatti le irritazioni compaiono dopo aver cambiato marca o tipo di trucco ed è quindi utile cercare di capire se il fastidio è comparso in concomitanza con la variazione di qualche abitudine. Bisogna fare attenzione anche ai detersivi e ai prodotti utilizzati per l’igiene della casa, anche se questi in genere provocano soprattutto manifestazioni esterne sulla cute delle palpebre, piuttosto che veri e propri fastidi all’occhio. A volte basta lavare un lenzuolo con un detersivo irritante e poi portare le mani agli occhi per avere reazioni di questo genere.
Per le congiuntiviti dovute all’alterazione lacrimale si utilizzano invece sostituti detti lacrime artificiali.

Quali sono le cause della congiuntivite nei bambini?

Nei bambini le irritazioni sono provocate soprattutto dall’allergia al polline e dalle infezioni che si passano per contagio negli asili e nelle scuole. Bisogna ricordare anche che tante irritazioni oculari croniche possono essere sintomo di un difetto della vista: un miope o un ipermetrope che non viene corretto prova spesso bruciore agli occhi. Questo discorso è valido per tutti, ma in particolar modo per i bambini, che spesso non sono in grado di valutare la loro vista e che, a causa del difetto visivo, hanno gli occhi rossi e lamentano mal di testa.

Quali sono i consigli dello specialista?

L’oculista può fornire suggerimenti riguardo ad alcune regole di profilassi. Per proteggersi dalle irritazioni dovute a fattori quali il vento, i corpi estranei e i raggi solari, per esempio, gli occhiali da sole possono rappresentare un valido aiuto. Nel caso di irritazioni allergiche è possibile effettuare una prevenzione utilizzando colliri (o anche pastiglie per via orale) a base di antistaminici. Per quelle di natura infettiva un’utile misura di prevenzione può essere non toccarsi gli occhi se non dopo aver lavato le mani: basta infatti un semplice contatto per correre il rischio di infettarli. In caso di problemi già manifesti, invece, il consiglio è quello di recarsi sempre da uno specialista.

A cura di Giorgia Diana

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