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Alimentazione

Dieta senza glutine per non celiaci o non “sensibili”: quali rischi?

16/11/2015

La dieta senza glutine in molti casi è prescritta dai medici, in altri è sposata solo per un presunto beneficio su salute e forma fisica. Negli Stati Uniti alcune star di Hollywood hanno diffuso quest’idea, che una dieta senza alimenti contenenti glutine sia utile per non prendere peso o per perderlo. Secondo un sondaggio dell’istituto Nielsen, negli Stati Uniti nel 2014 è aumentato il consumo di prodotti per celiaci di oltre il 16%. Solo un marketing più attento alle esigenze di chi è affetto da celiachia o sensibilità al glutine o è anche “colpa” di questa moda alimentare?

Di dieta senza glutine si è parlato in un forum scientifico a Roma, in occasione del Gluten Free Day. Nel corso della discussione il presidente del Comitato scientifico dell’Associazione italiana Celiachia del Lazio, il professor Italo De Vitis, ha riportato il dato secondo cui molte persone, solo per il semplice sospetto di essere sensibili al glutine, eliminano dalla loro dieta gli alimenti che lo contengono. Lo specialista ha invitato chi ha questo sospetto a sottoporsi agli esami diagnostici necessari per rilevare eventuali disturbi e soprattutto è importante farlo prima di eliminare il glutine dalla dieta.

La sensibilità al glutine interessa tra il 5 e il 10% della popolazione

Oltre alla celiachia, una patologia autoimmune che colpisce l’1% degli italiani come riporta la stessa Aic, è stata diagnosticata la sensibilità al glutine. Si tratta di una forma meno acuta di intolleranza che secondo l’Aigo, l’Associazione italiana gastroenterologi ed endoscopisti ospedalieri, colpisce tra il 5 e il 10% della popolazione. La gluten sensitivity presenta alcuni sintomi simili a quelli della celiachia, dal gonfiore alla diarrea alla sonnolenza, che scompaiono se si sospende l’assunzione di glutine per 6/8 settimane.

Ma per fare le giuste diagnosi è necessario mantenere il glutine nella dieta: eliminare gli alimenti contenenti glutine, senza indicazioni mediche, impedisce infatti allo specialista di effettuare una diagnosi certa.

A cosa rinuncia chi decide di non mangiare alimenti contenenti glutine?

Una dieta senza glutine può portare a carenze di micronutrienti come vitamine del gruppo B , ferro, magnesio, acido folico e le fibre stesse che sono presenti nel pane e nella pasta che sono i primi prodotti ad essere eliminati, spiegano gli specialisti di Humanitas.

Una dieta senza glutine è davvero un buon mezzo per perdere peso o per “disintossicarsi”?

Anche se teoricamente una dieta priva di glutine dovrebbe portare ad un calo di peso perché vengono eliminati alimenti ricchi di carboidrati come pasta e pane, in realtà, una focaccia senza glutine è pur sempre una focaccia ed in molte preparazioni vengono introdotti altri additivi per rendere il prodotto più palatabile che alla fine fanno risultare i cibi più calorici.

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