Con il caldo di questo periodo viene voglia di pasti leggeri, magri e freschi, anche per non appesantire la linea. Alcuni però evitano i piatti a base di mozzarella, la regina dei piatti estivi, perché non credono che un pasto a base di mozzarella sia un piatto magro. Vero o falso? L’abbiamo chiesto alla dottoressa Manuela Pastore, dietista clinico della Direzione Sanitaria dell’Istituto Clinico Humanitas.
“Vero. Sebbene fresca al palato, una mozzarella vaccina di medie dimensioni, ovvero di 120 g, contiene il 23% circa di grassi di cui una buona parte saturi, e circa 60 mg di colesterolo – spiega l’esperta. – Le medesime proporzioni in grassi e colesterolo si trovano anche in una porzione di grana di 60 g. Questo significa che un piatto a base di formaggio, fresco o stagionato, non può essere definito mai “magro” perché il formaggio viene prodotto a partire dalla parte grassa del latte. Pertanto, se si devono limitare calorie, grassi e colesterolo è preferibile preparare e consumare piatti in cui i formaggi sono sostituiti, quando possibile, con gli equivalenti light o con i fiocchi di latte, ma soprattutto è importante limitarne la frequenza del consumo settimanale. Normalmente si consigliano due porzioni di formaggio alla settimana, ma si possono limitare ulteriormente facendo molta attenzione alle preparazioni che lo contengono, come per esempio al formaggio che si aggiunge ai primi piatti o all’aggiunta di formaggi nelle insalate o nelle paste fredde. Se si vuole mangiare un piatto magro, invece meglio quelli preparati con alimenti a minor contenuto di grassi come la carne bianca e il pesce che contengono l’1-3% di grassi, a patto però di non aggiungere altri grassi o del formaggio.”