Molte persone affette da sindrome dell’intestino irritabile, spesso alla ricerca di un rimedio, ritengono che i semi di chia siano efficaci per ridurre il disagio dei sintomi dell’intestino irritabile. Vero o falso? Lo abbiamo chiesto agli specialisti di Humanitas.
Falso. Anche se i semi di chia presentano proprietà e nutrienti potenzialmente efficaci nei confronti dell’infiammazione del colon all’origine della sindrome comunemente chiamata dell’intestino irritabile, tuttavia non esistono ancora studi clinici che ne supportino la reale efficacia sull’uomo. Pertanto, nonostante l’entusiasmo espresso dai pazienti e sul web, ulteriori studi sono certamente necessari per testare i reali benefici dell’uso dei semi di chia nell’intestino irritabile. Per spiegarne il successo, i semi di chia sono balzati all’attenzione dei ricercatori per l’elevata presenza di acidi grassi essenziali di tipo omega-3 PUFA, comunemente noti come omega-3 o grassi “buoni”, che fanno di questi piccoli semi una valida alternativa all’olio di pesce e all’olio di semi di lino usati nella dieta per tenere sotto controllo l’infiammazione. Infatti, come ormai noto, gli omega-3 sono grassi, non prodotti dal nostro organismo e per questo devono essere assunti con gli alimenti, efficaci nel ridurre i processi infiammatori nell’organismo all’origine di diverse patologie tra cui anche l’infiammazione del tratto intestinale alla base del colon irritabile. Insieme all’elevata presenza di omega-3, i semi di chia contengono anche fibra solubile (5%) e insolubile (90% circa) che, assorbendo quantità importanti di acqua nell’organismo una volta assunti con la dieta e seguiti dall’assunzione di acqua o altri liquidi, favoriscono l’aumento del volume delle feci che diventano più morbide. Sembra quindi che omega-3 e fibre dei semi di chia, insieme, aiutino a ridurre l’infiammazione dell’intestino oltre a favorire la regolarità dell’intestino in caso di stitichezza, sintomo frequente nell’intestino irritabile. In merito alle quantità, un cucchiaio di semi di chia contiene il 19% di fibra, ovvero circa 5g dei 25g raccomandati della quantità giornaliera consigliata per gli adulti.