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Il calabrone killer minaccia l’estate 2016, vero o falso?

01/07/2016

Vero. Con un battito di ali è arrivata, dall’estremo Oriente fino a qui: la vespa aliena (nota come calabrone killer) è la protagonista di questi primi mesi caldi. La sua presenza in Europa, già documentata da qualche anno, è oggi in crescita. Ma è davvero giustificata questa apprensione? Parrebbe di sì, dato che l’imenottero venuto dalla Cina è alquanto pericoloso, non solo per l’uomo. Questo insetto, infatti, minaccia anche i propri simili, compiendo stragi di api.

Pur somigliando ad un calabrone, la vespa velutina è più piccola (misura circa 3 cm), ha le zampe gialle e nere, le antenne scure. Sono ben 8 le sostanze velenose che vengono rilasciate nel soggetto punto. Oltre a  provocare dolore e bruciore, le tossine iniettate attirano altre vespe, con il pericolo di intensificare l’attacco, rendendolo letale. L’allarme mediatico è stato alimentato dalle recenti morti registrate in Francia, a seguito di punture da parte dell’aggressivo imenottero. Nel nostro Paese, riferisce FederAsma e Allergie, sarebbero 8 su 100, le persone potenzialmente a rischio di shock anafilattico per il veleno iniettato tramite pungiglione.

Prima di asserragliarsi in casa meglio adottare poche e immediate regole: quando si viene punti da una vespa, dato che il pungiglione non rimane conficcato nella pelle, si può procedere immediatamente a disinfettare l’area interessata, utilizzando una soluzione di acqua e bicarbonato o acqua e limone. Per lenire invece il dolore e limitare il gonfiore, sono utili impacchi freddi, con l’avvertenza di non metter la pelle a diretto contatto del ghiaccio, ricorrendo invece ad una garza o una tela ed applicando creme cortisoniche.  “Dopo una puntura è bene osservare la persona colpita per notare eventuali sintomi che lascino presagire reazioni allergiche: attenzione allora ad orticaria, prurito diffuso, solletico alla gola, difficoltà respiratorie, riduzione della pressione arteriosa. Tutti coloro che hanno allergie conclamate alle vespe, api, calabroni inoltre, devono munirsi di antistaminici o preparati monouso a base di adrenalina, pronti all’uso per ogni emergenza”, precisa la dottoressa Ambra Mascheri, allergologa presso Humanitas Medical Care e specialista di Humanitas Mater Domini.

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