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Cinema e occhiali 3D, quali rischi per gli occhi?

16/03/2010

Una bimba di 3 anni colpita da infezione dopo la visione in 3D di “Alice in Wonderland”. Intanto arrivano le raccomandazioni del Consiglio Superiore di Sanità sull’uso degli occhialini. Sotto la lente il cinema del futuro: ci sono rischi per la salute dei nostri occhi?


È di questi giorni la notizia di una bambina colpita da un’infezione all’occhio dopo aver visto “Alice in Wonderland” in 3D con gli appositi occhialini. Gli esperti consigliano di utilizzare solo occhiali usa e getta e mai in bambini sotto i sei anni. E arrivano le raccomandazioni del Consiglio Superiore di Sanità: controindicazioni per i più piccoli, limitazioni nel tempo e occhialini monouso.
Si diffondono i dubbi su eventuali rischi per la salute degli occhi di chi assiste a questo tipo di spettacoli. Ne abbiamo parlato con la dott.ssa Grazia Maria Quaranta, specialista di Humanitas.

Dott.ssa Quaranta, in cosa consiste la visione in 3D?
“La visione cinematografica ‘stereoscopica’, la cosiddetta 3D, permette di aumentare il senso di profondità dell’immagine da parte dello spettatore. Sullo schermo vengono in realtà proiettate due immagini sovrapposte. Con gli occhialini polarizzati, le immagini vengono percepite separate dai due occhi e convogliate al cervello, che rielabora l’informazione e restituisce una visione tridimensionale”.

Ci sono rischi per gli occhi?
“Non è giustificato alcun allarmismo, non c’è nessun rischio grave di compromissione visiva. Se la proiezione è limitata a poche ore, nelle persone senza difetti visivi non sorgono problemi. Questa visione richiede però uno sforzo maggiore e aumenta il lavoro del sistema oculare, affaticando l’occhio. Ci sono stati casi, anche in spettatori senza problemi particolari agli occhi, di mal di testa, difficoltà di messa a fuoco, nausea e vertigini. Nausea e vertigini sono provocati dall’affaticamento visivo (definito astenopia accomodativa)”.

Quali sono le persone che possono avere problemi particolari?
“Occorre fare attenzione ai bambini, soprattutto se hanno difetti visivi come l’ipermetropia, che possono avvertire l’affaticamento. Per le persone con patologie oculari importanti che coinvolgono un occhio solo può essere stancante e dare problemi di visione. Nei portatori di occhiali infine la doppia lente può causare difetti visivi, come fastidiosi riflessi, e restituire un’immagine non nitida”.

A cura della Redazione

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