Si chiama Wheelly ed è di una carrozzella per disabili molto particolare: è elettrica, dotata di un sistema di monitoraggio della salute del paziente che la utilizza e dispone di un circuito di allarme collegato ai telefoni cellulari, è stata realizzata dall’Università di Palermo in collaborazione con altri tre atenei italiani.

Il progetto è stato approntato dall’Università di Torino, ma il collaudo dell’impianto elettromagnetico e la compatibilità con i portatori di handicap è avvenuto nel laboratorio di Ingegneria elettrica di Palermo ed è stato condotto da uno studente della facoltà decentrata di Caltanissetta, Carlo Terrana, 25 anni, fresco di laurea con una tesi su “Un sistema diagnostico e di protezione per l’azionamento di propulsione di una carrozzella elettrica per disabili”.
Il relatore era Vincenzo Di Dio, docente di Complementi di macchine elettrice del Consorzio universitario di Caltanissetta che ha seguito le sperimentazioni realizzate da Carlo Terrana sulla carrozzella elettrica assemblata all’Università di Roma e in quella di Catania.

A Palermo negli ultimi mesi, invece, è stata perfezionata la compatibilità della carrozzella con i pazienti che la utilizzano. In pratica presso l’ateneo palermitano è stato realizzato un circuito elettromagnetico che consente ai familiari dell’utente di verificare costantemente in modo semplice le condizioni di salute del congiunto mentre adopera la carrozzella.
Inoltre, è stato costruito un sistema di allarme collegato via cellulare (come se si trattasse di un antifurto per abitazione) con diversi numeri telefonici.

Lo studio è rivolto a “migliorare e semplificare l’efficienza di una carrozzella elettrica costruendone un esemplare ‘intelligente’ – ha detto il presidente del Consorzio universitario Maurizio Vancheri – Lo studente ha effettuato in laboratorio il monitoraggio costante della carrozzella e della sua funzionalità rapportandola al disabile che la utilizza”.