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Tecnologia

Fornaca: una TAC di ultima generazione

16/05/2006

Ottimale gestione del paziente, facilità nell’impostazione dell’esame da parte del radiologo e velocità di ricostruzione dell’immagine, migliorando la qualità e la precisione delle diagnosi: sono i punti di forza della nuova TAC 40 banchi di recente installata presso la Clinica Fornaca. a nuova macchina, prima in Piemonte in una struttura privata, incrementa le potenzialità del Servizio di Radiodiagnostica della clinica torinese guidato dal prof. Giovanni Gandini, direttore della 1° Scuola di Specializzazione in Radiodiagnostica dell’Università degli Studi di Torino con la quale Fornaca è convenzionata, affiancato dal dott. Carlo Faletti, direttore del Dipartimento di Diagnostica per immagini del CTO e dalla dott.ssa Maria Consuelo Valentini, primario di Neuroradiologa dello stesso ospedale.

Precisione e rapidità di esecuzione
“La caratteristica principale della nuova TC 40 banchi – spiega il prof. Gandini – è acquisire grandi volumi di dati, ricostruendoli su tutti i piani dello spazio ed anche in 3 dimensioni, in tempi molto rapidi. In poco piu’ di 10 secondi la nuova macchina installata in Fornaca permette di effettuare un esame accurato dal cervello fino alle ginocchia. Un risultato sorprendente se pensiamo che le prime TAC in commercio, 25 anni fa, impiegavano 11 secondi per fare una sola rotazione intorno al paziente. Oggi con pochi click di mouse il radiologo può eseguire esami precisi e dettagliati come analisi angiografiche (anche coronariche), colonscopie virtuali e screening total body, ossia lo studio di tutto il corpo per la prevenzione dei tumori e delle malattie cardio-vascolari. Queste funzioni avanzate permettono di velocizzare e perfezionare le diagnosi e la definizione dei tessuti da ricostruire, evitando spesso al paziente di sottoporsi ad ulteriori esami diagnostici”.
“Non dimentichiamo, però – precisa il prof. Gandini – che per poter essere sfruttata al meglio una tecnologia all’avanguardia deve essere supportata da personale sanitario medico e tecnico di altissimo livello. In ogni esame, infatti, i macchinari di ultima generazione mettono a disposizione del radiologo più di un migliaio di immagini, tra le quali è necessario selezionare quelle di maggiore interesse: un esame effettuato in pochi secondi spesso presuppone un successivo impegno dello specialista per 30/40 minuti (a volte anche piu’ di un’ora) alla console di ricostruzione. Sarebbe infatti inutile dare al paziente un cd-rom con migliaia di immagini senza allegare al referto un’adeguata selezione di immagini”.

Diagnosi oncologica, colonscopia virtuale e studi cardiovascolari
La nuova TC multistrato apre prospettive molto interessanti in diversi settori: cardiologico, toracico e polmonare, addominale, scheletrico, neurologico e oncologico.
“La stadiazione dei tumori è una delle principali applicazioni delle TC di ultima generazione – spiega il prof. Gandini -, che permettono non solo di confermare o meno un sospetto diagnostico, ma di visualizzare con precisione le strutture vascolari in prossimità della neoplasia (ad esempio a livello epatico o polmonare), consentendo di pianificare al meglio il necessario intervento chirurgico.
Un’altra applicazione della TC 40 banchi è, in campo gastroenterologico, la ‘colonscopia virtuale’: grazie alla ricostruzione tridimensionale delle cavità viscerali la nuova macchina installata in Fornaca permette infatti di identificare con accuratezza lesioni polipose del colon, fornendo contestualmente la dimostrazione dell’eventuale interessamento extraluminale o il coinvolgimento di altri organi, non visibili con la colonscopia tradizionale.
Anche la diagnostica cardiovascolare beneficia della nuova TC, che consente di eseguire in modo non invasivo esami angiografici e ricostruzioni tridimensionali delle coronarie. Analizzando lo stato della parete dei vasi, oltre alle caratteristiche del loro lume interno, la coronaro-TC permette di escludere o confermare una malattia coronarica significativa, selezionando i pazienti per cui è eventualmente necessaria l’angioplastica o il by-pass aortocoronarico. La coronaro-TC consente pertanto di selezionare i soggetti che dovranno sottoporsi alla coronarografia, o come esame pre-operatorio in previsione dell’intervento chirurgico di by-pass o, più spesso, come primo tempo di trattamento cardiologico interventistico (angioplastica, stent), ‘risparmiando’ l’esame più invasivo ad un numero non trascurabile di pazienti.
Valutazioni analoghe sono naturalmente possibili in tutte le altre arterie quali l’aorta, le carotidi, le renali e i vasi degli arti inferiori”.

A cura della Redazione

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