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Tecnologia

La TAC per un cuore senza segreti

26/01/2006

La TC multidetettore si sta perfezionando sempre più nello studio delle coronarie e del muscolo cardiaco. Ed è oggi in grado di affiancare, in alcuni casi, la tradizionale coronarografia. Senza tuttavia sostituirla: quest’ultima, infatti, rimane l’unico esame da effettuare quando al paziente viene diagnosticata un’insufficienza coronarica (specie se acuta) che necessita di trattamento immediato o a breve termine.
Quando, dunque, è utile la coronaro-TC? E quali vantaggi presenta? Ne parliamo con il dott. Giorgio Brambilla, responsabile del Dipartimento di Diagnostica per Immagini di Humanitas, e con il dott. Filippo Casolo, consulente di Humanitas per la Cardioradiologia.

Com’è cambiata negli anni la TAC?
“Dalla sua introduzione nella pratica clinica, avvenuta nei primi anni 70, la tomografia assiale computerizzata (TAC) ha compiuto enormi progressi. Le sostanziali modifiche apportate alle apparecchiature negli anni 80 l’hanno trasformata da metodica diagnostica lenta e piuttosto grossolana, utilizzabile soltanto in campo neurologico, a esame rapido e in grado di evidenziare fini dettagli di ogni organo e del sistema corporeo. A partire dagli anni 90 si assiste alla prima vera rivoluzione, quella che cambia la TAC in TC: infatti l’acquisizione in sequenza di immagini di piani corporei assiali trasversi (cioè perpendicolari all’asse longitudinale) viene sostituita dall’acquisizione dei dati di immagine secondo un percorso elicoidale o spiraliforme e dalla successiva ricostruzione a mezzo computer di immagini di sezioni anatomiche non più solo assiali trasverse, ma orientate secondo qualsivoglia piano dello spazio. E’ evidente che, a questo punto, l’acronimo TAC non ha più ragione di esistere.
Una seconda rivoluzione è tuttora in corso: se in precedenza i dati per ricostruire le immagini erano raccolti su una sola fila di detettori, le successive generazioni di apparecchiature si sono caratterizzate per un aumento del numero delle file che, secondo le potenze di 2, sono diventate 2, 4, 8, 16, 32… fino alle attuali 64 e 128. Le file sono allineate secondo l’asse longitudinale del corpo, cosicché il volume corporeo esplorabile nell’unità di tempo continua ad aumentare, al punto che un esame globale del corpo può avvenire oggi in pochi secondi.
L’utilizzo delle TC spirali multidetettore o multistrato ha portato a importanti innovazioni nella diagnostica in campo cardiovascolare. In Humanitas, utilizzando macchine a 16 strati, siamo in grado da due anni di effettuare esami coronaro-TC”.

Quando è utile la coronaro-TC?
“La coronaro-TC è un accertamento diagnostico in grado di escludere una malattia coronarica significativa in percentuali comprese fra il 97 ed 100% dei casi esaminati in condizioni favorevoli (adeguata preparazione del paziente, che deve essere collaborativo, frequenza cardiaca inferiore a 65 battiti al minuto).
Può dunque essere utile per studiare l’anatomia delle coronarie in soggetti con sintomi atipici e/o con risultati ambigui di esami di diagnostica cardiologica, e in pazienti candidati a interventi cardiochirurgici per patologie valvolari, di chirurgia dell’aorta e persino di chirurgia non cardiaca, se ad alto rischio di complicanze coronariche.
Le difficoltà incontrate fino a tempi recenti per la diagnosi di pervietà degli stent coronarici (il metallo presente negli stent può fornire un falso positivo) sembrano poter essere nettamente ridotte dalla recente immissione sul mercato delle apparecchiature a 64 file di detettori o dalla futura commercializzazione (nel corso del 2006) di sistemi ancora più avanzati. Questa tecnica è invece perfetta per il controllo dei pazienti rivascolarizzati chirurgicamente (by-pass)”.

Quali i vantaggi della coronaro-TC?
“Il principale vantaggio della coronaro-TC è dato dalla possibilità di esaminare lo stato della parete dei vasi oltre alle caratteristiche del loro lume (cioè lo spazio interno). Ciò è particolarmente importante se si considera che la maggioranza delle complicanze gravi della malattia coronarica (i cosiddetti incidenti coronarici acuti) si verifica in arterie coronarie poco ristrette, ma affette da una patologia della parete.
E’ importante infine sottolineare che la coronaro-TC non può essere considerata un esame di screening: l’indicazione alla sua esecuzione deve essere concordata fra il cardiologo proponente e il medico radiologo che esegue l’esame”.

A cura di Elena Villa

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