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Sistema nervoso

Le cravatte troppo strette riducono l’afflusso di sangue al cervello?

05/11/2018

La cravatta, segno dell’eleganza maschile, se annodato troppo stretto al collo può far diminuire significativamente l’afflusso di sangue al cervello. A lanciare l’avvertimento è uno studio della Universitätsklinikum Schleswig-Holstein di Kiel, in Germania. Ne parliamo con gli specialisti di Humanitas.

 

I dati

In questo studio sono stati presi in esame 30 ragazzi sani di un’età media di 24 anni. I soggetti sono stati divisi in due gruppi: al primo è stata fatta indossare la cravatta con un nodo Windsor, all’altro è stato chiesto di non indossarla. Tutti sono stati quindi sottoposti ad una risonanza magnetica in tre scansioni della durata di 15 minuti ciascuna.
L’esame è stato svolto in tre modalità diverse: al gruppo dei ragazzi che indossava le cravatte è stato chiesto sia di allentarla intorno al collo, tenendo il colletto aperto, sia di eseguire l’esame con il colletto abbottonato e la cravatta stretta fino a percepire un lieve disagio e, infine, l’esame è stato nuovamente ripetuto con colletto e cravatta allentati. Confrontando i risultati è emerso che il flusso ematico cerebrale era diminuito in media del 7,5% dopo che le cravatte erano state strette e ha continuato a diminuire in media del 5,7% anche dopo che le cravatte erano state allentate. Tutti tranne 2 dei partecipanti che hanno indossato la cravatta hanno avuto un calo nel flusso sanguigno cerebrale e in 5 dei soggetti la diminuzione era superiore al 10%.

 

Una ricerca da perfezionare

Benché questi risultati possano far riflettere sull’abitudine maschile di portare la cravatta ogni giorno e di stringerla con fermezza al collo, va osservato anche che lo studio presenta alcune limitazioni: prima tra tutte la poca numerosità dei soggetti partecipanti. Inoltre la mancanza di informazioni cliniche e strumentali dei partecipanti (avevano fattori di rischio per malattie cardiovascolari? avevano fatto un ecocolordoppler dei vasi del collo? ndr) limitano la interpretazione dei risultati ottenuti.

Infine non ci sono altri studi su questo argomento riportati nella letteratura scientifica quindi è difficile trarre qualsiasi conclusione.

Aspettando che questi risultati vengano confermati da uno studio più ampio, il buon senso ci orienta verso un uso intelligente della cravatta: nodo non troppo stretto e soprattutto lavaggi frequenti perché la cravatta può essere un veicolo di infezione, in particolare per chi lavora in ospedale a contatto con i malati.

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