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Sistema nervoso

Disautonomia neurovegetativa, cos’è e come si può curare?

04/07/2018

Il sistema nervoso autonomo può presentare un malfunzionamento. Si parla in questi casi di disautonomia neurovegetativa o disfunzione autonomica. Di che cosa si tratta o come si manifesta? Ne parliamo con il dottor Vincenzo Tullo, Neurologo e Responsabile dell’Ambulatorio sulle cefalee di Humanitas Lab.

 

Come funziona il sistema nervoso autonomo?

Il sistema nervoso viene distinto in sistema nervoso centrale e sistema nervoso periferico. Del sistema nervoso periferico fanno parte i nervi cranici, i nervi spinali e dai gangli, particolari gruppi di neuroni che ricevono le informazioni dai recettori. Questo sistema si divide ulteriormente in sistema nervoso volontario, deputato al controllo dei movimenti volontari e alla raccolta delle informazioni da parte degli organi di senso, e involontario o autonomo, che controlla le funzioni corporee involontarie. “Il sistema nervoso autonomo regola l’attività delle ghiandole e degli organi interni come il cuore, lo stomaco e l’intestino, controllando funzioni come la dilatazione delle pupille, la produzione della saliva e del muco, la frequenza cardiaca, la pressione arteriosa, la contrazione dei muscoli dei bronchi, i movimenti dello stomaco e dell’intestino, la produzione dell’urina, il rilassamento della parete vescicale e l’apertura del suo sfintere – ha spiegato il dottor Tullo -: quando questo sistema non funziona abbiamo una disautonomia neurovegetativa (o disfunzione autonomica”.

 

I sintomi

Alterazione della regolazione della pressione arteriosa e della frequenza cardiaca con ipotensione ortostatica e ipertensione in clinostatismo (posizione sdraiata),disturbi della funzione respiratoria; disturbi dell’apparato gastrointestinale con riduzione della motilità gastrointestinale, disfagia, stipsi, diarrea; disturbi sessuali e urinari con nicturia, pollachiuria, minzione imperiosa, impotenza, perdita del controllo sfinterico; disturbi della termoregolazione; ipo-anidrosi e disturbi del sonno. Sono tanti i possibili disturbi che possono derivare da un malfunzionamento del sistema nervoso autonomo. Fra i più destabilizzanti c’è l’ipotensione ortostatica che si caratterizza per una riduzione di almeno 20 mmHg nella pressione arteriosa sistolica o di 10 mmHg nella diastolica entro tre minuti dall’assunzione della posizione eretta e si manifesta con sensazione di testa leggera, stanchezza, faticabilità, visione offuscata e sincope.

 

La diagnosi in ambulatorio

“Le disautonomie periferiche infine vengono distinte in acute (sindrome di Guillain Barrè, botulismo, porfiria, da tossici) e croniche (neuropatie ereditarie, neuropatie diabetiche, tossico-carenziali, infettive e paraneoplastiche) – ha concluso il dottor Tullo -. L’ambulatorio di neurologia e diagnostica neurovegetativa di Humanitas può consentire lo studio integrato dei meccanismi fisiopatogenetici centrali e periferici delle malattie del Sistema Nervoso Vegetativo”.

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