I reni sono organi molto piccoli – non misurano più di 12 centimetri e pesano poco più di 100 grammi – ma anche molto importanti perché svolgono funzioni, prima fra tutte quella di produrre l’urina, fondamentali per il nostro organismo.
«Sono molto sensibili – sottolinea il dottor Giulio Mingardi, responsabile dell’Unità Operativa di Nefrologia e Dialisi di Humanitas Gavazzeni Bergamo – e spesso sono coinvolti in situazioni patologiche che derivano da altre parti del corpo e che non sempre si manifestano in maniera chiara ed evidente».
L’esigenza di urinare molto la notte
Per capire se una malattia sta colpendo anche i reni è necessario non sottovalutare alcuni segnali, veri campanelli d’allarme azionati dal nostro organismo. Uno di questi è l’urinare molto di notte, come spiega lo specialista: «L’esigenza di urinare spesso nelle ore notturne può essere il segnale della presenza di una patologia renale. Se fosse un problema urologico, infatti, l’esigenza ci sarebbe anche durante il giorno. Se si presenta solo la notte il consiglio è quello di sottoporsi a esami del sangue e delle urine oltre che a una visita specialistica in cui si possa verificare qual è l’effettivo stato dei reni».
I reni possono cominciare a funzionare male a causa di patologie che li riguardano direttamente, come le malattie renali primitive o il rene policistico o ancora le gromerulonefriti. Ma lo possono fare anche e soprattutto a causa di cause secondarie, come il diabete o l’ipertensione. «Sono questi, oltre all’obesità, i maggiori fattori di rischio per la salute dei reni – precisa il dottor Mingardi –. Per questo la prevenzione alle malattie renali deve partire prima di tutto dall’osservazione di stili di vita idonei. È importante prestare attenzione alle abitudini alimentari, non eccedere con il consumo di sale, fare movimento, non fumare per evitare che vi sia un danneggiamento dei vasi in generale e di quelli dei reni in particolare. Oltre all’esame delle urine, in questo caso è fondamentale sottoporsi al dosaggio della creatinina, il cui incremento è indice di una ridotta funzionalità renale».
L’importanza della diagnosi precoce
La prevenzione delle malattie renali, dunque, passa dall’attenzione agli stili di vita. Ma anche dalla diagnosi precoce, che deve riguardare soprattutto i soggetti considerati a rischio. «Sono a rischio le persone di una certa età e coloro che hanno una familiarità con le malattie renali. Il percorso diagnostico da effettuare varia da soggetto a soggetto, a seconda dell’età, del fatto che ci sia presenza di altre patologie, che siano già stati eseguiti esami che sarebbe inutile ripetere. L’indagine più specifica, da eseguire tutte le volte che ci sia il sospetto di alcune malattie specifiche del rene, è la biopsia renale, esame invasivo ma non doloroso con cui vengono prelevati piccoli frammenti di tessuto renale che, esaminati al microscopio, sono in grado di rivelare con chiarezza quale malattia abbia colpito i reni».