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Alimentazione

Leggere l’intestino, una guida pratica

12/06/2018

Nell’intestino si dice si nasconda un “secondo cervello”. I movimenti intestinali e i modi e i tempi in cui andiamo in bagno sono spesso indicativi nel nostro stato di salute, oltre che del nostro benessere psicologico. Ne parliamo con gli specialisti di Humanitas.

 

Le tue viscere comunicano

I segni di qualsiasi cosa, dalle malattie allo stress, possono manifestarsi quando andiamo in bagno. La chiave è sapere cosa cercare. Per questo è necessario saper leggere il nostro intestino e i suoi segnali.

 

1. Non esiste una norma. Le persone sono diverse Così come lo sono i movimenti intestinali. Le dimensioni, la forma e la consistenza delle feci cambiano notevolmente da persona a persona. Andare in bagno molto spesso o troppo poco, avere feci liquide o solide possono essere segnali di qualcosa. Seppur non esista uno standard uguale per tutti, è importante ma bisogna stare attentamente della funzione dell’intestino.

2. Il sangue è un segnale di avvertimento. Se c’è sangue nelle feci è necessario consultare subito un medico. Il sangue può essere il segno della presenza di polipi o di un tumore del colon-retto. Ma può anche essere causato da condizioni benigne come emorroidi e ragadi anali. In ogni caso, vale la pena farsi controllare. Se si nota la presenza di sangue nelle feci è utile tenere d’occhio altri sintomi quali la perdita di peso, la presenza di febbre o di anemizzazione, la concomitante alterazione della funzionalità dell’intestino (la presenza di stipsi o diarrea) o la presenza di dolore addominale.

3. Un cambio di dimensioni nelle feci può essere un campanello d’allarme. In alcuni tipi di tumore del colon, l’intestino si restringe, e i movimenti intestinali possono ridursi. Anche in questo caso, è bene consultare il medico.

4. La frequenza conta. Le feci semiliquide o acquose possono indicare una lieve intossicazione da cibo o un’infezione. Nei casi di diarrea frequente è importante escludere la presenza della celiachia o di una malattia infiammatoria cronica intestinale, come la malattia di Crohn o la colite ulcerosa, da sospettare soprattutto se si associano altri sintomi tra cui il dolore addominale, il sangue nelle feci o la perdita di peso.

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