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Ginecologia

Ciclo in ritardo: quali possono essere le cause?

07/06/2022

Il ciclo mestruale non è regolare ugualmente per tutte le donne, anzi. Sono molti i motivi che possono causare il ritardo o addirittura la non presentazione delle mestruazioni, motivi che possono avere a che fare con lo stile di vita, con variazioni ormonali, o con condizioni di salute più serie.

Quali sono le possibili cause del ciclo in ritardo? Approfondiamo l’argomento con la dottoressa  Serena Del Zoppo, ginecologa e specialista all’interno del percorso ginecologico del servizio My Check Up in Humanitas Mater Domini e ginecologa presso il centro Humanitas Medical Care di Lainate.

 

Quanto dura il ciclo mestruale?

Iniziamo con il dire che la prima mestruazione, ovvero il menarca, compare nelle ragazzine tra i 10 e i 15 anni. In questo primo periodo l’irregolarità è frequente, e la stessa cosa avviene nelle donne che si avvicinano alla menopausa – si tratta infatti di due periodi di transizione durante i quali il corpo della donna ha bisogno di tempo per accogliere i nuovi cambiamenti.

In genere il ciclo mestruale delle donne dura 28 giorni, ma può variare dai 21 ai 35 giorni. In caso di irregolarità, parlarne con il proprio ginecologo di fiducia è importante al fine di capire la situazione e di individuare eventuali rimedi.

 

Ritardo delle mestruazioni: quali sono i sintomi?

Oltre al ritardo del ciclo la donna potrebbe avvertire diversi sintomi tra i quali perdite di sangue, a volte rosa a volte rosso vivo, o anche marroni; dolore al basso ventre; perdite vaginali di muco trasparente, opaco, che possono indicare tentativi di ovulazione; mal di testa; seno dolorante e particolarmente gonfio.

Perché le mestruazioni possono arrivare in ritardo?

Esclusa la gravidanza, che rappresenta una delle cause più frequenti di ritardo mestruale, le cause di ritardo mestruale possono essere molteplici.

 

Ritardo mestruale: lo stress

Oltre a influire nella vita quotidiana, e nello stato di salute generale, lo stress può influire sull’ipotalamo, la parte del cervello deputata alla regolazione del ciclo mestruale. In condizioni di stress, infatti, vengono prodotti ormoni come adrenalina, noradrenalina e cortisolo, in grado di condizionare la secrezione degli ormoni femminili e l’attività delle ovaie. La prolattina, prodotta in condizioni di stress fisico o emozionale, può anch’essa influenzare il ciclo.

In generale, sono particolarmente soggette a irregolarità mestruali anche le donne che svolgono lavori stressanti o su turni.

 

Ritardo mestruale: il peso

A volte collegato allo stress anche la perdita o l’aumento di peso sono condizioni che possono avere una ricaduta sulla regolarità del ciclo.

La percentuale di grasso corporeo infatti è importante per la funzionalità ovarica poiché produce leptina: nelle donne con troppo poco grasso corporeo questo ormone, indispensabile per una regolare ciclicità ovarica, è carente.

Anche un peso eccessivo può influenzare negativamente l’ovulazione, in quanto il tessuto grasso periferico produce troppi estrogeni, alterando gli equilibri ormonali.

Infine, in caso di disturbi alimentari come bulimia e anoressia, o in generale in persone fortemente sottopeso, l’irregolarità mestruale e l’assenza di mestruazioni possono manifestarsi di frequente.

 

Mancata ovulazione e sport agonistici

Le donne che praticano sport a livello agonistico possono andare incontro all’anovulazione, ovvero ciò che avviene quando un ovulo non viene rilasciato dall’ovaio durante un ciclo mestruale, e può essere collegato all’assenza di mestruazioni. Ciò è dovuto al basso peso e alla bassa percentuale di grasso corporeo.

 

Ritardo mestruale: la sindrome dell’ovaio policistico

La sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) coinvolge il 5-10% della popolazione femminile in età riproduttiva, ed è un disordine endocrino caratterizzato da anovulazione e iperandrogenismo. Questa sindrome rappresenta una delle più comuni cause di infertilità nella donna e di irregolarità mestruali.

 

Ritardo mestruale: malattie croniche e farmaci

Un’assenza o un ritardo mestruale può avere un collegamento anche con fattori che non riguardano in primo luogo patologie ginecologiche.

In donne con patologie croniche (epatiche, renali, etc.) è possibile che il ciclo sia irregolare o salti completamente.

I disturbi a carico della tiroide, ghiandola responsabile del metabolismo e dei livelli ormonali, possono portare ad alterazioni del ciclo mestruale.

Anche l’ipofisi, una ghiandola situata alla base del cranio, svolge un ruolo nel controllo del ciclo mestruale. Alcune alterazioni ipofisarie, come ad esempio adenomi, o insufficienza funzionale, possono essere causa di oligomenorrea.

Infine, alcuni farmaci hanno un ruolo nel ritardo o assenza del ciclo mestruale: tra questi ricordiamo antidepressivi, antiepilettici, antipsicotici e terapie croniche con cortisonici.

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