Le infezioni vaginali sono una delle cause più frequenti di consulto medico nelle donne, e sono il motivo di milioni di visite ogni anno.
Le infezioni vaginali coinvolgono le donne di tutte le età e in ogni fase della vita: età fertile, gravidanza e menopausa comprese.
Nella maggior parte dei casi le infezioni coinvolgono la vagina e/o la cervice uterina; se queste infezioni però vengono trascurate possono causare anche gravi conseguenze, diffondendosi agli organi limitrofi la vagina e la cervice (utero-salpingi-ovaie-addome).
Anche se sono insidiose, però, possiamo fare molto per prevenirle. Ne parliamo con la dottoressa Claudia Trio, ginecologa in Humanitas.
Infezioni vaginali: le cause
Spesso un’infezione vaginale insorge come conseguenza di un’alterazione quali-quantitativa della microflora batterica, normalmente già presente sia in vagina sia a livello intestinale, la quale costituisce di per sé una naturale ed efficace difesa dall’attacco di molti microrganismi patogeni.
A causare le infezioni possono essere funghi come la Candida albicans – ed essere quindi di origine micotica -, batteri come gardnerella, gonococco, stafilococco, streptococco, parassiti intracellulari come la chlamydia, virus come l’herpes genitale e protozoi (trichomonas).
Al di là dell’agente, però, le infezioni vaginali possono essere dovute a una serie di diverse condizioni. Ad esempio:
– stipsi cronica (infezione micotica o batterica);
– un’alimentazione scorretta, troppo ricca di zuccheri, di formaggi, di prodotti lievitati da forno, ma anche di bevande fermentate come la birra e gli alcolici (infezione micotica o batterica);
– assunzione di farmaci come antibiotici e immunosoppressori che possono alterare la flora vaginale e abbassare le difese naturali dell’organismo (infezione micotica o batterica);
– bagni pubblici e piscine o sudore (infezione micotica o batterica);
– variazioni ormonali (prima e dopo il ciclo mestruale nelle donne in età fertile, oppure l’ipoestrogenismo nelle donne in menopausa) che rendono l’ambiente vaginale più suscettibile alle infezioni (infezione micotica o batterica);
– rapporti sessuali non protetti (infezioni virali o da Clamidya);
– igiene intima inadeguata (sia in negativo, sia in positivo) (infezione micotica o batterica);
– uso continuo di vestiti aderenti, magari di materiali sintetici, soprattutto durante i periodi caldi (infezione micotica o batterica).
Infezioni vaginali: quali sono i sintomi?
I sintomi delle infezioni vaginali includono generalmente bruciore, forte prurito, perdite maleodoranti e di consistenza particolare, sensazione di gonfiore, piccole lacerazioni e, in alcuni casi, perdite ematiche.
Nel caso questi sintomi fossero presenti, la visita ginecologica si fa fondamentale: sarà lo specialista che valuterà la situazione, e capirà se sia necessario un tampone cervico-vaginale, che possa confermare o escludere la presenza di infezione individuando il patogeno responsabile.
In questo modo potrà quindi indicare la terapia più adeguata.
Come curare le infezioni vaginali?
Per curare le infezioni vaginali si interviene con terapie topiche (ad esempio creme, candelette o ovuli) o sistemiche (compresse), a base di antibiotici o antimicotici, a seconda dell’infezione contratta, sottoponendo se necessario anche il partner al trattamento.
Chi soffre spesso di infezioni vaginali, quando prende antibiotici per altro, deve assumere fermenti lattici in modo da contrastare il normale e conseguente abbassamento delle difese vaginali.
Perché è importante curare le infezioni vaginali?
Come ogni altra infezione, se trascurate, le infezioni vaginali possono causare problemi più gravi.
A partire dal fatto che possono arrivare a coinvolgere gli organi genitali interni quali l’utero e le salpingi, e addirittura compromettere la fertilità della donna.
In certi casi possono comparire delle forme recidivanti, anche mensilmente, o con una precisa correlazione con il ciclo. La patologia risulterà più complicata da trattare, in quanto le comuni terapie non saranno più sufficienti a causa del fatto che si sono selezionati ceppi resistenti.
Come prevenire le infezioni vaginali?
Per prevenire irritazioni e infezioni vaginali si può:
– adottare un’igiene intima corretta, lavandosi dalla vagina verso l’ano (e non viceversa) in modo da evitare che i batteri della zona anale si spostino in quella vaginale);
– indossare biancheria di cotone, evitando sia l’utilizzo di salvaslip, sia biancheria sintetica;
– porre attenzione alla dieta, prediligendo cereali integrali, legumi, verdura e frutta e limitando i carboidrati complessi;
– dopo il bagno al mare o in piscina meglio risciacquare la zona intima con acqua dolce;
– utilizzare una protezione di barriera, come il profilattico, durante i rapporti sessuali considerabili a rischio.
Se si sospetta un’infezione vaginale, è infine fondamentale rivolgersi direttamente allo specialista ed evitare consigli di amiche o terapie fai da te.