Per la perdita dei capelli non sempre sono responsabili i geni. Sebbene in molti casi la chioma cominci a impoverirsi per ragioni di familiarità, in altri le cause possono essere ricercate in alcune condizioni o disturbi. Tra questi anche le disfunzioni tiroidee, come spiega il professor Andrea Lania, docente di Endocrinologia presso Humanitas University e responsabile dell’Unità Operativa di Endocrinologia di Humanitas.
Stress e ormoni
Il ciclo normale della crescita dei capelli impiega diversi anni per compiersi: un capello cresce, poi muore ed è rimpiazzato. In una prima fase, a un ritmo di circa un centimetro al mese, il capello cresce. Sullo scalpo circa il 90% dei capelli è in questa fase mentre il restante 10% si trova nella fase di riposo, di quiescenza: il capello si sarà staccato dal suo follicolo e sarà prossimo alla caduta. Al suo posto ne crescerà uno nuovo.
Perdere capelli è normale. Dopo una certa età, intorno ai quarant’anni, molte persone di entrambi i sessi cominciano a perdere i capelli. La perdita però può essere eccessiva, rappresentando un motivo di disagio in particolare per le donne. Sono diversi i motivi che comportano la perdita dei capelli. Tra questi, come accennato, una condizione ereditaria chiamata alopecia androgenetica. Lo stress è infine un fattore che contribuisce a far cadere i capelli.
Nella perdita dei capelli un ruolo importante è rivestito dagli ormoni. Lo suggeriscono, per esempio, la gravidanza, con la riduzione degli ormoni estrogeni, che può associarsi al fenomeno, e la menopausa. Nell’alopecia androgenetica è centrale il ruolo del diidrotestosterone, un ormone sessuale maschile che danneggia i follicoli piliferi.
Tiroide e capelli secchi
La perdita di capelli, inoltre, può essere tra i sintomi delle disfunzioni tiroidee: l’ipotiroidismo e l’’ipertiroidismo. Nel primo caso la tiroide lavora a rilento, e la produzione di ormone tiroideo è ridotta, nel secondo caso, invece, lo fa a un ritmo accelerato e i livelli di tale ormone nel sangue sono maggiori. I capelli diventano più secchi e fragili e tendono ad aggrovigliarsi, addirittura le sopracciglia possono assottigliarsi.
La relazione tra disfunzione tiroidea e perdita dei capelli può riguardare anche un altro aspetto. La causa principale di ipotiroidismo è infatti la tiroidite di Hashimoto, una malattia cronica autoimmune. Dal momento che in presenza di una patologia autoimmune aumenta il rischio di insorgenza di altre patologie simili, i pazienti con tiroidite di Hashimoto potrebbero sviluppare anche l’alopecia areata.
Il trattamento della disfunzione tiroidea, con la correzione dello squilibrio ormonale, è spesso risolutivo anche del problema tricologico. Il tempo necessario è dell’ordine di alcuni mesi.
L’indicazione è quella di rivolgersi sempre a specialisti qualificati, endocrinologi e dermatologi, ed evitare di ricorrere al fai da te: i prodotti per la ricrescita dei capelli potrebbero contenere sostanze potenzialmente dannose ed interferenti con la funzione endocrina terapia ormonale sostitutiva.