Stai leggendo Cardiologia, la salute del cuore si gioca ancora prima della nascita

Bambini

Cardiologia, la salute del cuore si gioca ancora prima della nascita

26/02/2019

La prevenzione coincide e coinciderà sempre di più la cura. In alcuni casi inizia ancora prima della nascita. Parliamo della salute del cuore che sembra essere condizionata dallo stile di vita della mamma in attesa. Una buona salute cardiovascolare in gravidanza infatti porta a dei bambini che sono a loro volta più sani. Ecco perché è importante che le gestanti seguano una dieta adeguata, facciano movimento, non fumino né bevano alcol. L’indicazione arriva dai cardiologi che, in occasione del 79esimo Congresso della Società italiana di cardiologia (Sic), puntano i riflettori su una nuova forma di prevenzione, quella iper-primaria o primordiale, che inizia appunto ancor prima della nascita. Ne abbiamo parlato con il professor Giulio Stefanini, docente di Humanitas University e Cardiologo dell’Istituto Clinico Humanitas.


L’importanza di iniziare da subito

I comportamenti salutari della donna in gravidanza sono in grado di dare dei benefici anche al feto. Nel caso del cuore sembra infatti che i “giochi” si facciano prima della nascita, o quantomeno da bambini e adolescenti. I cardiologi raccomandano sia che essere sedentari prima dei 18 anni si associa infatti a un maggior rischio di malattie cardiovascolari da adulti ma anche nascere da mamme che non hanno prestato attenzione a dieta, movimento e salute durante la gravidanza può compromettere il benessere cardiaco futuro. Così i cardiologi puntano alla prevenzione iper-primaria, dal concepimento ai 18 anni, e sottolineano che l’esercizio fisico è il metodo migliore per proteggere il cuore fin da bambini. La società dei medici italiani ha aderito alle raccomandazioni delle recenti linee guida statunitensi, secondo cui la “dose” adeguata di movimento è di almeno 3 ore al giorno fra 3 e 5 anni e di almeno 60 minuti quotidiani dai 6 ai 17 anni.

Purtroppo le stime dicono che appena il 3% dei bambini e ragazzi raggiunge l’obiettivo, con possibili ripercussioni negative nel lungo termine.

Attività fisica e cuore, un legame primario

Praticato in modo regolare l’esercizio fisico riduce fino al 30% la mortalità legata alle patologie cardiovascolari.

L’attività fisica ha un ruolo importante e in molti casi addirittura superiore alla terapia farmacologica nella prevenzione e trattamento delle malattie cardiovascolari, che in larga parte sono provocate proprio dalla sedentarietà – ha detto Giuseppe Mercuro, presidente Sic – : il 9% delle morti premature è attribuibile all’inattività fisica, un ‘peso’ simile a quello del fumo”.

 

L’Italia, un Paese di sedentari

L’Italia è un Paese di sedentari. Dai giovani ai meno giovani. Ecco perché fattori di rischio come l’obesità, l’ipertensione, l’aumento dei grassi nel sangue possono instaurarsi anche nell’infanzia e nell’adolescenza, minando la salute cardiovascolare futura.

In gravidanza è essenziale mantenere uno stile di vita sano – ha poi aggiunto il cardiologo, tornando a parlare di prevenzione iper-primaria o primordiale  -: le cattive abitudini materne possono portare a modifiche nell’espressione dei geni del figlio che si associano a un aumentato rischio cardiovascolare successivo”. Insomma, non è mai troppo presto per pensare alla salute del cuore dei propri figli e farlo è anche un modo per scongiurare una nascita prematura.

Articoli che potrebbero interessarti

Non perderti i nostri consigli sulla tua salute

Registrati per la newsletter settimanale di Humanitas Salute e ricevi aggiornamenti su prevenzione, nutrizione, lifestyle e consigli per migliorare il tuo stile di vita