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Dermatologia

Acne adulto, tra gli indiziati anche lo stress e i cosmetici

25/01/2018

Un disturbo tipico dell’adolescenza, ovvero l’insorgenza dell’acne, può travalicare il periodo della pubertà e presentarsi, o ripresentarsi, superati i venticinque anni o anche più in là. Anche gli adulti possono dunque soffrire di acne. Cosa fare per far fronte a questo problema dermatologico e per il benessere della pelle? L’abbiamo chiesto alla dottoressa Alessandra Narcisi, dermatologo di Humanitas.

Perché si formano i “brufoli”

In generale l’acne si forma quando i pori della pelle sono ostruiti per via dell’accumulo di cellule cutanee morte. Queste si compattano all’interno dei pori a causa della sovrapproduzione di sebo, il grasso che lubrifica la pelle. Inoltre l’eccesso di sebo può cambiare l’attività di batteri innocui che vivono sulla pelle causando infiammazione. L’acne può comparire sul viso ma anche altrove, dalla schiena al petto alle spalle, e le sue manifestazioni possono essere di diverso tipo: pustole o brufoli, punti neri, punti bianchi, per esempio.

Nell’acne che insorge in età adulta si formano spesso punti neri, bianchi e piccole cisti, in particolare sul volto. Sono le donne le più colpite, soprattutto intorno ai venticique/trent’anni ma anche oltre. Per le donne, infatti, un momento critico potrebbe essere il periodo perimenopausale, con l’avvicinarsi e l’uscita dalla menopausa. I soggetti colpiti, sia donne che uomini, potrebbero, infine, anche non essere stati interessati dall’acne in adolescenza.

Come ricorda l’American Academy of Dermatologists l’acne adulto è un disturbo sempre più diffuso. Secondo il National Health Service del Regno Unito circa il 5% delle donne e l’1% degli uomini soffre di acne dopo i venticinque anni.

Le cause e i rimedi

L’acne da adulti è associato a una forma di familiarità che predispone i soggetti all’insorgenza di questo disturbo dermatologico. Un fattore “esterno” che può favorire la formazione di cisti, comedoni e foruncoli è invece lo stress. In risposta allo stress, infatti, l’organismo tende a produrre nella pelle più ormoni androgeni che stimolano le ghiandole sebacee e i follicoli.

Anche l’uso di prodotti di bellezza o l’assunzione di farmaci può associarsi all’acne adulto: «Ci sono prodotti sia utilizzati per uso topico che assunti per via orale che possono far nascere o peggiorare l’acne dell’adulto. Negli ultimi anni l’FDA (Food and Drug Administration) sta ponendo l’attenzione sulla sorveglianza cosmetica poiché stanno aumentando i casi di reazioni avverse o allergie da cosmetici, tra cui reazioni acneiformi o l’insorgenza di una vera e propria acne. Bisogna sempre quindi affidarsi alla prescrizione del dermatologo per capire quali prodotti utilizzare sulla nostra pelle», ricorda la dottoressa Narcisi.

«Per l’acne dell’adulto – continua la specialista – i trattamenti sono molteplici e vanno differenziati, caso per caso, anche in relazione alla condizioni di salute generale del paziente, alle patologie concomitanti, alle terapie farmacologiche assunte e allo studio di fattori predisponenti la comparsa dell’acne. Ci sono comunque buone norme igieniche da seguire in tutti i pazienti affetti da acne: detergere il viso due volte al giorno con prodotti specifici, idratare la pelle con prodotti non comedogenici, mantenere una dieta equilibrata, non utilizzare cosmetici “sbagliati”, cercare di ridurre lo stress. Per il resto bisogna affidarsi a personale competente che posano seguire il paziente in maniera completa», conclude la dottoressa Narcisi.

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