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Ipertrofia prostatica benigna, si può “controllare” la crescita della prostata?

23/01/2018

La prostata è l’organo dell’apparato uro-genitale maschile che più spesso può dare problemi agli uomini. La ghiandola, infatti, con l’avanzare dell’età, aumenta di volume. Questo ingrossamento della prostata è noto come ipertrofia o iperplasia prostatica benigna, benigna perché la condizione non è associata alla malattia oncologica né fa salire il rischio di tumore alla prostata, la forma di tumore più comune nell’uomo. Prevenire la crescita della ghiandola non è possibile, ma è possibile controllare questo aumento di volume? L’abbiamo chiesto al dottor Alberto Saita, urologo di Humanitas.

Iperplasia e difficoltà a urinare

La ghiandola è fondamentale per l’organismo perché concorre con i testicoli alla formazione del liquido seminale. L’aumento del volume della prostata avviene una prima volta con la pubertà e dopo i venticinque/trent’anni la prostata ricomincia a crescere. Tra le ipotesi che giustificano l’evoluzione ipertrofica della ghiandola c’è quella che richiama le variazioni ormonali cui l’uomo va incontro nel corso della vita che potrebbero indurre la crescita delle cellule della ghiandola.

Dopo i cinquant’anni l’ipertrofia prostatica può cominciare a diventare un problema: difficilmente prima di questa età è sintomatica. I problemi associati a questa condizione sono correlati principalmente all’atto della minzione: «La prostata ingrossata restringe il canale dell’uretra pregiudicando anche la capacità della vescica di svuotarsi completamente. L’iperplasia può causare dunque ritenzione urinaria», spiega il dottor Saita.

Sia la frequenza che l’urgenza minzionale aumentano; può comparire anche incontinenza da urgenza, il flusso urinario può alterarsi e l’uomo può accusare anche dolore durante la minzione o anche con l’eiaculazione. Si associa anche l’aumento di frequenza degli episodi di minzione notturna (nicturia).

Le dimensioni della ghiandola, però, non sono sempre un elemento dirimente: «Le dimensioni fisiologiche della prostata sono di circa venti grammi. Negli uomini con prostata di maggiori dimensioni c’è un maggior rischio di insorgenza di disturbi e di ristagno urinario ma anche in caso di prostate di piccole dimensioni, seppur in percentuale minore, si possono presentare gli stessi rischi se l’anatomia di crescita avviene in maniera ostruttiva. Così come pure prostate di dimensioni notevolmente aumentate non necessariamente si associano a disturbi urinari.Il volume non è dunque necessariamente correlato ai sintomi».

Per questo motivo la valutazione del paziente dev’essere complessiva: «Bisogna tener conto non solo della volumetria ma anche del quadro minzionale dinamico del paziente. A tale scopo sono utili esami come l’uroflussometria e l’ecografia per lo studio del residuo minzionale», ricorda il dottor Saita.

I farmaci per l’iperplasia

Il trattamento dell’ipertrofia prostatica benigna avrà come scopo anche il contenimento della crescita della ghiandola: «I farmaci efficaci sono la finasteride e la dutasteride che agiscono sul sistema ormonale a livello prostatico inibendo la trasformazione del testosterone in diidrotestosterone. L’assunzione di questi farmaci ha come possibile effetto collaterale un calo della libido e una riduzione dell’erezione; la loro efficacia comincia a manifestarsi dopo un’assunzione continuativa di almeno sei mesi».

«Oltre a questi farmaci – conclude il dottor Saita – sono disponibili farmaci di derivazione fitoterapica, il più conosciuto è l’estratto di saw palmetto o palma nana (serenoa repens). Il medicinale ha azione decongestionante ma non è efficace per promuovere la riduzione della crescita della prostata».

In associazione ai suddetti farmaci, con meccanismo di azione esclusivamente sul miglioramento del flusso urinario ma non sulla crescita della prostata possono essere utilizzati i cosiddetti alfa-litici. Sono delle molecole che agiscono sui recettori del collo vescicale e della capsula prostatica riducendo le resistenze uretrali e migliorando la qualità del flusso urinario con conseguente e immediato beneficio sulla sintomatologia urinaria.

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