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Emicrania, quando la sensibilità a luci e rumori accompagna il dolore

28/09/2017

Molti avranno provato una sensazione di fastidio passando da un ambiente buio a uno ben illuminato, con una luce intensa che colpisce gli occhi. Questa sensazione, indotta da fonti luminose anche non molto potenti, è tipica di una forma di mal di testa, l’emicrania. In chi ne è colpito al dolore si possono accompagnare, infatti, la fotofobia e anche la fonofobia, ovvero l’intolleranza a luce e rumori. Ne parliamo con il dottor Vincenzo Tullo, specialista neurologo e responsabile dell’ambulatorio sulle cefalee di Humanitas.

L’emicrania è una delle forme più diffuse di mal di testa. È la terza causa di disabilità al mondo negli under 50 e ha un forte impatto sulla salute e la qualità di vita. In Italia colpisce circa il 12% della popolazione. Sono due le forme principali di emicrania, quella senza aura e quella con aura. In quest’ultimo caso la crisi è preceduta da disturbi della vista, della parola, di sensibilità e/o di forza che hanno una durata da qualche minuto ad un’ora.

(Per approfondire leggi qui: Mandorle, zenzero, semi di lino: ecco perché sono utili contro l’emicrania)

L’attacco di emicrania spesso si preannuncia 2-48 ore prima della fase del mal di testa tramite sintomi prodromici quali: cambio di umore, inappetenza, attacchi di fame, sensibilità al freddo, alla luce, ai suoni, sbadigli, ricerca di cibi particolari, rigidità del collo. Il mal di testa nel paziente emicranico è caratterizzato anche dalla possibile presenza di vomito e nausea e, appunto, dalla iper-sensibilità a luci e rumori e talvolta agli odori.

L’emicrania non è comunque l’unica forma di mal di testa che può associarsi a fotofobia e fonofobia; anche la cefalea tensiva può accompagnarsi a fotofobia e fonofobia ma non contemporaneamente come nell’emicrania e con una minor frequenza.

La terapia e i consigli per prevenire il mal di testa

Secondo una ricerca pubblicata su Cephalalgia fino all’80% dei pazienti emicranici accusa fotofobia. La sua terapia è efficace anche per il controllo di queste iper-sensibilità? «Il trattamento per l’emicrania con farmaci specifici quali i Triptani è generalmente efficace sia sul dolore che sui sintomi associati», risponde il dottor Tullo. «Gli analgesici – continua – vanno assunti all’inizio della crisi e per le forme di elevata intensità si possono associare, anche fin dall’inizio, i Triptani e gli antinfiammatori non steroidei FANS (es. indometacina, naprossene, dexketoprofene)».

Per prevenire l’emicrania bastano poche regole tra cui «osservare periodi di riposo regolari, non saltare i pasti, evitare alcool e superalcolici, diminuire le tazzine di caffè, praticare un po’ di attività fisica leggera e a casa, la sera e nel week-end, utilizzare il meno possibile gli strumenti hi-tech», ricorda in conclusione lo specialista.

(Per approfondire leggi qui: Emicrania, quale legame con il microbioma e l’alimentazione?)

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