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Obesità, in che modo influenza la crescita dei tumori?

21/09/2017

L’obesità è ormai considerata un chiaro fattore di rischio dell’insorgenza di un tumore. Sono diversi i modi in cui l’obesità può influenzare lo sviluppo tumorale, come conferma un nuovo studio pubblicato su Cancer Prevention Research e realizzato da ricercatori provenienti da diversi centri tra cui la University of Utah di Salt Lake City (USA). «I dati di questo studio richiamano ancora una volta l’importanza di mantenere un peso corporeo nella norma per fare prevenzione», ricorda la dottoressa Lorenza Rimassa, vice responsabile dell’UO di Oncologia Medica di Humanitas.

Il tessuto adiposo influenza lo sviluppo del tumore in modi diversi, anche a seconda del tipo di grasso e della sua posizione nel corpo. Ad esempio l’obesità aumenta il rischio di infiammazione, a sua volta associata all’insorgenza di un tumore. Inoltre nei tumori al seno la presenza di tessuto adiposo è associata a una prognosi peggiore. Il grasso è inoltre coinvolto nel metabolismo delle cellule tumorali, con alcuni tipi di grasso più attivi di altri dal punto di vista metabolico: possono rilasciare infatti diverse sostanze che innescano la crescita dei tumori.

(Per approfondire leggi qui: Tumore al seno, ecco perché è importante perdere peso)

Nella ricerca in questione si è visto poi come alcune cellule adipose fossero in grado di infiltrare le lesioni cancerose e promuovere la crescita tumorale; queste cellule sono state trovate in grande quantità nei pazienti obesi con tumore alla prostata o al seno. Rilevante è anche la localizzazione del grasso che, per esempio, fa parte del micro-ambiente tumorale in caso di tumore alla mammella.

I ricercatori hanno ricavato queste informazioni da una revisione condotta su venti studi clinici che hanno approfondito il tema dello scambio di informazioni tra le cellule del tessuto adiposo e quelle dei tumori. Comprendere meglio il modo in cui le cellule comunicano e poter interrompere questo processo potrebbe aiutare i ricercatori a identificare nuove strategie per la lotta ai tumori.

Per la prevenzione primaria, invece, cosa si può fare?

«Tutti devono cercare di seguire uno stile di vita salutare, con un’alimentazione sana ed equilibrata e regolare attività fisica», sottolinea la specialista. «La sedentarietà e l’alimentazione ricca in grassi di origine animale e zuccheri, quindi una dieta molto calorica, possono portare al sovrappeso. Diversi studi hanno identificato l’obesità come fattore di rischio di molti tipi di tumore, a cominciare da quelli più comuni, come il tumore mammario e al colon-retto, fino al tumore all’esofago e allo stomaco», conclude la dottoressa Rimassa.

(Per approfondire leggi qui: Tumore dello stomaco, come poter abbassare il rischio?)

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