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Infezioni del tratto urinario, quali sono i benefici dell’attività fisica?

01/08/2017

Per la salute delle donne l’attività fisica è sempre un ottimo investimento, e per diversi motivi: fa bene all’apparato cardio-respiratorio, a muscoli e articolazioni, aiuta a gestire il peso corporeo, a prevenire l’osteoporosi e al benessere psichico, riducendo il rischio di depressione e disturbi dell’umore, ad esempio. Ma alla lunga lista dei benefici del movimento si può aggiungere anche la prevenzione delle infezioni del tratto urinario? Ne parliamo con il dottor Alberto Saita, urologo di Humanitas.

Quelle del tratto urinario sono tra le principali infezioni che possono insidiare la salute delle donne, prima e dopo la menopausa. Sono un disturbo molto frequente che si presta anche al rischio di cronicizzazione. Per rendere difficile la vita ai batteri che causano queste infezioni è necessario bere tanto: «Le donne che praticano attività fisica sono spinte a bere di più per reintegrare i liquidi persi e dunque possono contribuire a prevenire le infezioni del tratto urinario anche in questo modo», ricorda il dottor Saita.

Prevenire i calcoli con l’attività fisica

Le donne che soffrono periodicamente di cistite, ovvero di infezione delle basse vie urinarie, possono poi trovare in un tipo di attività fisica un valido alleato contro questo disturbo: «Degli esercizi mirati, svolti anche sotto la supervisione di un personal trainer, possono aiutare queste donne a rinforzare il pavimento pelvico e far fronte così a quelle alterazioni fisiologiche spontanee che riguardano la sfera minzionale date proprio dalla cistite».

Un altro beneficio del movimento riguarda il sistema immunitario, «che si rafforza grazie all’attività fisica e protegge l’organismo dall’aggressione di agenti patogeni».

(Per approfondire leggi qui: Cistite, i benefici del D-mannosio contro le recidive)

Le infezioni del tratto urinario possono sorgere anche quando la vescica non si svuota completamente. Dietro questa condizione ci può essere la formazione di un calcolo nei reni o nella vescica che ostacola il flusso dell’urina. E i calcoli si possono prevenire proprio con l’attività fisica: «Con la calcolosi – spiega l’esperto – le donne sono esposte al rischio di ricorrenti infiammazioni: le vie urinarie si ostruiscono e si infettano. Si parla di batteriuria, ovvero di presenza di batteri nelle urine. Stiamo parlando delle forme cosiddette idiopatiche di calcolosi, associate a stili di vita non corretti caratterizzate da scarso apporto di liquidi o diete non adeguate che favoriscono la precipitazione di minerali e la formazione di calcoli».

Igiene e abbigliamento adeguato

In alcuni casi però, se viene svolta senza alcune particolari attenzioni, l’attività fisica può nascondere anche qualche rischio: «È importante indossare vestiti di tessuti naturali e non sintetici. Questi ultimi stimolano la sudorazione e lo strofinio vaginale che aumentano le probabilità di andare incontro a una recidiva di infezioni urinarie; bisogna poi prestare attenzione all’igiene personale negli spazi condivisi come piscine, spogliatoi e palestre per scongiurare il rischio di contrarre forme micotiche di infezioni», conclude il dottor Saita.

(Per approfondire leggi qui: Cistite, tanta acqua e tante fibre possono ridurre il rischio)

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