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L’insulina “intelligente”, un’arma in più contro il diabete

13/02/2015

Buone notizie per chi soffre di diabete. Un gruppo di ricercatori del Mit, il Massachusetts Institute of Technology di Boston, ha messo a punto un tipo di insulina “intelligente” che resta a lungo nel sangue e che viene attivata solo se necessario. È un tipo di insulina sensibile alle variazioni di glucosio e che evita a chi l’assume di controllare frequentemente il livello di zuccheri nel sangue durante il giorno.

I ricercatori hanno sperimentato sui topi da laboratorio, l’azione di un’insulina modificata in grado di circolare per dieci ore nel loro organismo e di reagire rapidamente alle variazioni del livello di zuccheri. L’insulina è stata modificata con l’inserimento di alcune molecole di grasso per mantenerla nella circolazione sanguigna. Perché questo succeda non è ancora chiaro agli scienziati del Mit, forse viene sfruttata l’azione dell’albumina, una proteina del plasma che la trattiene nel sangue e che evita di legarsi alle molecole di zuccheri.

L’insulina regola il metabolismo e l’assorbimento del glucosio

Nelle persone affette da diabete l’insulina non è prodotta del tutto o lo è in quantità insufficiente. Il suo ruolo è quello di regolare il metabolismo e l’assorbimento del glucosio da parte delle cellule. Per questo motivo è necessario che venga assunta con delle iniezioni sottocutanee. Si distinguono diverse forme di diabete. Il diabete di tipo 1 è una malattia autoimmune che esordisce tra i 2 e i 25 anni: il sistema immunitario distrugge velocemente le cellule che producono insulina e la persona colpita deve quindi assumerla dall’esterno tutta o quasi tutta quella di cui ha bisogno. Nel diabete di tipo 2, il più frequente, in una prima fase è necessaria sempre più insulina per far entrare il glucosio nelle cellule, in una seconda il pancreas ne rilascia meno del necessario. In questa fase si può “aiutare” il processo sia riducendo l’insulinoresistenza sia aiutando il pancreas a produrre le quantità necessarie e può essere corretto affiancare all’insulina prodotta dal pancreas dell’insulina iniettata. Se il diabete di tipo 2 interviene in gravidanza si parla di diabete gestazione che può essere curato solo con l’insulina.

Esiste un tipo di insulina modificata che ha un’azione prolungata: una volta presa, circola anche fino a 24 ore, in altri casi invece la quantità di insulina da assumere è definita dal paziente in base a quanti carboidrati consuma o sulla scorta del livello di zuccheri.

I professionisti di Humanitas sono ottimisti nei confronti dello studio, che rappresenta un ulteriore possibile miglioramento di ciò che si ha a disposizione per la cura, come la nuova insulina degludec che si sta rivelando un trattamento efficace.

Il diabete è una malattia che interesserà nei prossimi anni 400 milioni di persone nel mondo. Di fronte a questi numeri la comunità scientifica e la farmaceutica sono impegnate nella definizione di nuovi rimedi. L’insulina “intelligente” va dunque nella giusta direzione anche se, trattandosi di un modello animale, sono necessari gli ulteriori passaggi della sperimentazione nella pratica clinica.

 

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