Gravidanza

Artrite psoriasica, con la gravidanza migliorano i sintomi?

21/07/2017

La gravidanza avrebbe un impatto benefico sull’artrite psoriasica, tanto sulla componente cutanea quanto su quella articolare. Lo suggerisce uno studio realizzato dalla University of Toronto (Canada) e pubblicato su Seminars in Arthritis and Rheumatism. «Si tratta di dati molto incoraggianti per le pazienti che vorrebbero avviare una gravidanza. L’artrite psoriasica, così come altre malattie reumatiche, generalmente non è più una condanna a non avere figli», dice il professor Carlo Selmi, Responsabile di Reumatologia e Immunologia clinica dell’ospedale Humanitas e docente all’Università degli Studi di Milano.

Per valutare l’attività della patologia durante la gravidanza, i ricercatori hanno analizzato i dati di 29 pazienti per un totale di 42 gravidanze. I loro dati sono stati messi a confronto con 67 donne non gravide.

Importante è il controllo della malattia

In generale l’evolversi della patologia era favorevole. A livello articolare l’attività della patologia migliorava o restava stabile con un basso livello di attività in poco meno del 60% delle gravidanze. Per quanto riguarda invece la componente della psoriasi, sempre in gravidanza questa migliorava o restava al medesimo livello di attività nella stragrande maggioranza dei casi.

(Per approfondire leggi qui: Psoriasi, con la depressione sale il rischio di sviluppare artrite psoriasica?)

«Il messaggio che si può trarre da questo studio è che durante la gravidanza l’andamento dell’artrite psoriasica è favorevole. Ma il discorso si può allargare anche alle altre malattie autoimmuni in particolare a quelle reumatiche, sebbene ognuna abbia caratteristiche proprie».

«Fino a poco tempo fa – ricorda il professor Selmi – alle donne colpite da queste patologie si suggeriva di non avviare una gravidanza. Oggi non è più così: molto dipende da quanto la malattia è attiva. Se è ben controllata la gravidanza non è controindicata ed è anche associata a un andamento positivo della malattia».

Che rapporto c’è fra la terapia e la gravidanza?

«Per queste donne la gravidanza dovrà essere programmata anche in accordo con il reumatologo dal momento che alcune terapie sono fortemente controindicate in gravidanza. Pertanto queste andranno sospese prima del concepimento. Dopo il parto ci potrà essere una riacutizzazione della patologia ma si potrà tornare alla terapia seguita prima della gestazione. Al limite si chiederà alla neo-mamma di non allattare al seno», conclude il professor Selmi.

(Per approfondire leggi qui: Artrite psoriasica, l’importanza dell’alimentazione)

Articoli che potrebbero interessarti

Non perderti i nostri consigli sulla tua salute

Registrati per la newsletter settimanale di Humanitas Salute e ricevi aggiornamenti su prevenzione, nutrizione, lifestyle e consigli per migliorare il tuo stile di vita