Per avere più energia meglio fare una rampa di scale che bere un caffè?

Su e giù da una rampa di scale meglio di una tazzina di caffè. Per una iniezione di energia in una giornata sonnolenta sarebbe meglio salire e scendere alcuni gradini piuttosto che fare il pieno di caffeina. È la conclusione di una ricerca della University of Georgia pubblicata su Physiology and Behavior. Il commento dei professionisti di Humanitas.

Basterebbero 10 minuti, dicono i ricercatori, e senza strafare, tenendo cioè un passo normale. Il team ha coinvolto 18 studentesse tra 18 e 23 anni di età che avevano riferito di soffrire di disturbi del sonno (dormivano circa 6 ore e mezzo a notte). Alle partecipanti è stato chiesto di fare le scale per 10 minuti, senza correre, tenendo una bassa intensità, o di assumere capsule contenenti 50 mg di caffeina o un placebo. 50 mg è grosso modo il contenuto di caffeina di una tazzina di espresso.

(Per approfondire leggi qui: Tolleranza individuale ed “effetto accumulo”: i segreti del caffè)

Per testare gli effetti dell’assunzione di caffeina e dell’attività fisica, alle ragazze è stato chiesto di eseguire dei test per valutare le performance cognitive. Sebbene né la caffeina né l’esercizio fisico avessero indotto grandi miglioramenti nella memoria e nell’attenzione, chi aveva fatto le scale aveva mostrato comunque una maggiore motivazione. L’effetto dell’esercizio fisico era comunque temporaneo, concludono i ricercatori.

L’attività fisica come – se non meglio – di una sostanza stimolante?

Da un lato fare attività fisica in maniera costante protegge dal rischio di insorgenza di malattie cardiocerebrovascolari e del metabolismo, ma questo non è l’unico beneficio. È importante anche quello che succede mentre si fa attività fisica: l’organismo reagisce con un aumento dell’attività simpatica, basti pensare semplicemente all’aumento del battito cardiaco.

(Per approfondire leggi qui: Lo sai che l’attività fisica non fa solo bruciare calorie?)

Se questa attività può rappresentare un rischio in caso di attività particolarmente intense e in soggetti con qualche fattore di rischio cardiovascolare, normalmente è proprio ciò che “sveglia” il soggetto. Fare le scale, ad esempio, innesca un tipo di attività simpatica sufficiente a questo scopo. Inoltre muoversi stimola il rilascio di neurotrasmettitori associati a una sensazione di benessere. Ecco perché il consiglio è quello di dedicare 5-10 minuti all’attività fisica quando si sta facendo qualcosa di noioso, stressante o impegnativo, basta anche una camminata. Un consiglio valido, per esempio, per gli studenti impegnati in lunghe sessioni di studio al fine di recuperare energie e rendere di più in seguito.

Redazione Humanitas Salute: