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Benessere

Tolleranza individuale ed “effetto accumulo”: i segreti del caffè

20/02/2015

Il caffè: c’è chi ne tollera uno al giorno, chi due, chi può arrivare a quattro senza avere nessun problema e chi non può berlo. Il quantitativo di caffè giornaliero che il nostro organismo è in grado di tollerare senza accusare effetti collaterali varia da persona a persona, per questo non è possibile dare delle indicazioni di massima valide per tutti. La risposta individuale di ciascuno è molto importante e differente da soggetto a soggetto: ci sono individui che possono prendere 5 caffè al giorno senza accusare alcun sintomo, e chi, invece, prende 1 solo caffè e va incontro a palpitazioni, extrasistoli, insonnia. Non si tratta però, come si potrebbe pensare, di una questione di assuefazione, ma proprio di diversa tollerabilità individuale alla medesima sostanza, la caffeina.

A parlare sono i professionisti di Humanitas.

La caffeina stimola il sistema nervoso simpatico

La caffeina contenuta nel caffè è in grado di stimolare l’attività del sistema nervoso simpatico: «A questo sono dovuti alcuni effetti del caffè, alcuni ricercati come ad esempio un aumento della concentrazione e una diminuzione della stanchezza, altri meno piacevoli come insonnia, cardiopalmo caratterizzato da aumento della frequenza cardiaca, o anche extrasistoli. Inoltre non va dimenticato che il caffè può anche essere irritante per la mucosa gastrica, in particolare nei soggetti che soffrono di reflusso gastroesofageo, ernia iatale o gastrite. Il tutto poi può essere peggiorato dall’associazione con il fumo di sigaretta, perché quest’ultimo va agire sugli stessi meccanismi.

Importante è poi sapere che la caffeina può avere un effetto immediato, che perdura per poco tempo, ma anche un effetto cosiddetto “di accumulo” che si trascina nel tempo. Difficilmente un caffè preso al mattino potrà dare insonnia e cardiopalmo, mentre più caffè durante la giornata potrebbero dare molto fastidio, suggeriscono gli specialisti.

Dobbiamo allora rinunciare al caffè? Il caffè non va affatto demonizzato, è buono e si può bere ma occorre fare attenzione alle quantità e agli effetti che ha su ogni persona. Se si soffre ad esempio di insonnia, sensazione di cuore che batte forte, problemi gastrici, e si beve caffè, non costa nulla smettere di prenderlo, almeno momentaneamente, per capire se i sintomi migliorano.

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