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Influenza, il picco arriverà con le vacanze di Natale?

22/12/2016

800mila italiani a letto per l’influenza. L’attività dei virus influenzali è diventata più intensa anche se, probabilmente, il picco si raggiungerà con le feste di Natale e fine anno. E’ l’ultimo bilancio dell’influenza di stagione che arriva dall’Istituto superiore di Sanità grazie alle segnalazioni dei “medici sentinella” di InfluNet, la rete di sorveglianza dell’istituto. C’è stato un “brusco aumento” del numero di casi alimentato in particolare dalle classi di età pediatrica, dice l’Iss.

Nella settimana dal 12 al 18 dicembre l’influenza ha colpito circa 258mila individui raggiungendo un totale di 886mila contagi a partire dall’inizio della sorveglianza InfluNet, ovvero da metà ottobre. Il valore dell’incidenza totale è pari a 4,25 casi ogni 1000 assistiti. Più colpiti i bambini da 0 a 4 anni, con oltre 10 casi ogni 1000 assistiti, e la fascia d’età 5-14 anni con un’incidenza di 6,44/1000.

(Per approfondire leggi qui: Virus influenza: gli antibiotici curano i sintomi, vero o falso?)

“Anche se non è possibile stabilire con certezza l’andamento dell’influenza, si prevede che il picco possa manifestarsi nel periodo natalizio”, dice Michele Conversano, direttore di Happy Ageing, l’Alleanza per l’invecchiamento attivo, impegnata ancora una volta nella campagna di sensibilizzazione della vaccinazione antinfluenzale rivolta alle persone anziane.

Dal 2004 al 2014 -10% di over 65 vaccinati contro l’influenza

Dalla metà di ottobre è partita infatti la campagna di vaccinazione antinfluenzale gratuita sostenuta dal Servizio sanitario Nazionale. La finestra utile per potersi immunizzare è aperta fino a fine anno: “C’è tempo fino a dicembre per effettuare un’adeguata prevenzione della sindrome influenzale e delle eventuali complicanze ad essa correlate. Oggi ci sono diverse migliaia di morti l’anno per complicanze da influenza, quasi tutte tra gli anziani e per complicanze broncopolmonari”.

(Per approfondire leggi qui: Polmonite, il vaccino antinfluenzale aiuta a evitarla)

Per quanto riguarda l’influenza, fra il 2004 e il 2014, in Italia c’è stato un calo di circa il 10% delle vaccinazioni tra gli over 65, stando ai dati del Rapporto OCSE-Organizzazione e cooperazione e sviluppo economico citati dall’alleanza. Contro l’influenza si vaccina inoltre poco più di un anziano su 2, il 55%. E solo il 10% degli over 50 l’ha fatto per proteggersi dalla polmonite pneumococcica, malattia infettiva che provoca decessi di oltre venti volte superiori di quelli provocati dall’influenza, con oltre 9mila morti l’anno (dati Eurostat 2013). “Se si combinasse la vaccinazione antinfluenzale al vaccino antipneumococcico si potrebbe arrivare a ridurre il numero di decessi fino anche del 60%”, aggiunge il direttore di Happy Ageing.

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