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Leggete con i vostri bambini, cresceranno con più curiosità

19/11/2016

“Leggere” prima di imparare a farlo. Con la mamma, il papà o chiunque voglia far crescere il bambino con il suono della parola. L’invito alla lettura è rivolto ai grandi ma il beneficio è sopratutto dei più piccoli: tra una poppata e un pisolino, già dai 6 mesi i bebè possono apprendere tanto dalla lettura nella speranza che un bel libro possa accompagnarli per sempre durante la crescita.

Il consiglio arriva dalle principali società scientifiche internazionali. Nel 2014 l’American Academy of Pediatrics ha pubblicato un documento in cui raccomandava la lettura domestica tra genitori e bambini addirittura dalla nascita fino ad almeno il primo anno di scuola elementare. Insomma, fino a quando il bambino comincia a muovere i primi passi tra le parole e impara pian piano a familiarizzare con esse.

Anche l’Unicef è impegnata nella promozione della lettura ad alta voce ai bambini sin dalla più tenera età. In Italia il ministero della Salute sostiene il programma Genitori Più che ha in catalogo tra le sue iniziative proprio la sensibilizzazione dei genitori a questo tipo di lettura.

(Per approfondire leggi qui: Lo sai che leggere migliora se stessi e l’empatia?)

Le prove fornite dalla ricerca sostengono l’efficacia di questo metodo di apprendimento per lo sviluppo cognitivo del bambino. In particolare in età pre-scolare i bambini ai quali vengono letti dei testi rafforzano le loro abilità linguistiche. Inoltre la lettura con gli adulti inevitabilmente ne consolida la relazione.

Su Pediatrics, la rivista scientifica dei pediatri americani, lo scorso anno è stato pubblicato uno studio condotto su bambini di 3-5 anni per valutare l’effetto della lettura con i genitori sulla loro attività cerebrale. I ricercatori hanno utilizzato la risonanza magnetica funzionale e hanno visto come i bambini già abituati alla lettura mostrassero una maggiore attività nelle aree cerebrali che supportano la comprensione narrativa e l’immaginazione. Secondo l’autore della ricerca leggere ai bambini in età pre-scolare potrebbe essere un “fattore predittivo della futura capacità di leggere”.

Futuri o presenti, i benefici della lettura sono evidenti

«Leggere ad alta voce con i piccoli è un’attività piacevole e coinvolgente che salda i legami affettivi con i genitori. E poi non ha nessuna controindicazione», sostiene la dottoressa Milena Bray, neonatologa dell’ospedale Humanitas San Pio X. «Aumenta i tempi di attenzione dei bambini, arricchisce il loro vocabolario e la capacità di esprimersi meglio, e li rende più curiosi sin dai primi mesi quando, più che il testo e le parole, il bambino sarà affascinato dalla voce e confortato dalla presenza della mamma o di chi per lei».

Un elemento importante di cui tener conto è naturalmente l’età: «Per ogni età si dovrà scegliere il libro più adatto e quando il bambino crescerà anche la scelta del libro in libreria o in biblioteca sarà parte integrante della “esperienza lettura”».

Ecco i consigli per un’efficace lettura ad alta voce:

  • «Mettetevi in un luogo in cui non ci siano fonti di distrazione per il bambino, silenzioso. E cercate di sfruttare i momenti in cui il piccolo è più attivo e partecipe. Siate abili a capire se il bebè gradisce quest’attività, uno stimolo come tante altre attività per assisterlo nel suo sviluppo»;
  • «L’obiettivo è quello di creare una routine giorno dopo giorno riservando alla lettura un momento ben preciso della giornata, magari la sera prima di metterlo a letto. In questo modo lo stesso bambino avrà il desiderio di “leggere” con voi e non vedrà l’ora che quell’appuntamento si ripeta. Leggere potrà essere anche una risorsa preziosa quando sarà necessario passare del tempo senza possibilità di fare molto altro, ad esempio nei viaggi o in attesa dal pediatra»;
  • «Accontentate il bambino quando vi chiederà di leggere sempre lo stesso testo o di aprire sempre lo stesso libro»;
  • «Quando sarà possibile tenerlo in braccio con il libro aperto, accertatevi che il bimbo possa essere libero di guardare a piacimento il volto di chi legge, le sue mani e il libro stesso, a una distanza di circa 30 cm»;

Il libro tradizionale meglio del tablet

  • «Coinvolgetelo nella lettura chiedendogli di indicare le figure e di interpretare le immagini. Quando avrà sviluppato la capacità manipolatoria il libro si trasformerà in un oggetto: lo toccherà ripetutamente, lo “morderà” anche. La lettura – a partire dai 6 mesi, grosso modo – sarà così un’occasione per esplorare il mondo dal punto di vista tattile»;
  • «Siate giocosi, modulate l’intonazione, il ritmo, cambiate le voci a seconda dei personaggi delle storie e fate ricorso anche alla comunicazione non verbale: mimica, gesti»;

(Per approfondire leggi qui: I bambini bilingue hanno una mente più agile, vero o falso?)

  • «Il mio consiglio è quello di preferire i testi stampati ai tablet. La visione di un dispositivo elettronico è più passiva rispetto a quella di un libro. Il momento dell’attrazione verso questi device arriverà prima o poi, è inevitabile al giorno d’oggi. Ma fin quando possiamo condizionare le scelte del bambino continuiamo sulla scia della tradizione».

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