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Artrite, contro i dolori meglio il caldo o il freddo?

17/10/2016

L’artrite e l’artrosi sono due fra le più diffuse malattie reumatiche. Spesso queste patologie vengono confuse con generici dolori a carico di articolazioni e ossa ai quali ci si riferisce con il termine “reumatismi”. Molte persone lamentano questi dolori al cambio di stagione, quando le temperature cominciano ad alzarsi, ma è bene fare chiarezza per trattare eventuali malattie articolari in maniera adeguata.

«Spesso fraintendiamo dolori articolari o muscolari per “reumatismi” e questo può portare a un ritardo nella corretta diagnosi. Così alcune forme di dolore vengono considerate come normali, magari anche associate alla temperatura, quando invece sono dolori indicativi di qualcosa di più serio e che ha bisogno di trattamenti ben diversi rispetto al semplice cambio di temperatura», spiega il professor Carlo Selmi, responsabile di Reumatologia e immunologia clinica dell’ospedale Humanitas e docente all’Università di Milano, ai microfoni di Cuore e denari, su Radio 24. «La parola “reumatismi” – aggiunge – indica generalmente dolori articolari dell’artrite e quelli dell’artrosi».

Come distinguere queste due malattie articolari, artrite e artrosi?

«Nell’artrite il dolore è dovuto a un’infiammazione all’interno dell’articolazione. Nell’artrosi, invece, in un primo momento l’articolazione si è consumata – una condizione che può essere anche legata all’età o all’eccessivo lavoro delle articolazioni, specie quelle che sopportano maggiormente il peso corporeo, come anca e ginocchio. Anche nell’artrosi può sorgere un’infiammazione ma solo dopo un danno all’articolazione, in particolare alla cartilagine che ricopre il capo osseo all’interno dell’articolazione».

(Per approfondire leggi qui: Lo sai che il fitness in acqua riduce il dolore da artrosi?)

Anche il dolore si manifesta in modo diverso: «Nell’artrite il dolore migliora se l’articolazione viene usata, viene fatta muovere. Un tipico segnale dell’artrite è la rigidità articolare al risveglio, in particolare alle mani, che dura oltre il tempo di fisiologica rigidità mattutina, quindi molte ore o addirittura l’intera giornata», sottolinea lo specialista.

Tante persone ricorrono all’effetto del caldo o del freddo per placare i dolori. Meglio il primo o il secondo? «L’effetto è soggettivo. Tendenzialmente, in caso di dolore da infiammazione, è meglio il caldo, pensiamo ad esempio alle cure termali. Tuttavia qualche paziente può trarre beneficio dal contatto con il freddo, ad esempio applicando del ghiaccio, cosa che però non consigliamo. In ogni caso siamo di fronte a rimedi sintomatici e non a terapie, con un effetto benefico che dura il tempo dell’esposizione alla fonte di calore o di freddo».

In circa 1 paziente su 4 l’artrite si combina con la psoriasi

Lo stato infiammatorio cronico tipico dell’artrite può anche combinarsi con una malattia della pelle, la psoriasi. In questo caso si parla di artrite psoriasica: «Se l’artrite colpisce circa il 3% della popolazione italiana, di questi più o meno 1 persona su 4 sviluppa artrite psoriasica. Oggi abbiamo a disposizione i mezzi per riconoscerla più facilmente e soprattutto terapie estremamente efficaci che solo 1-2 anni fa non erano disponibili. Incoraggio i pazienti affetti da psoriasi a valutare una terapia adeguata e prevenirne le conseguenze», conclude il professore.

(Per approfondire leggi qui: Vaccino antinfluenzale, non è controindicato in caso di artrite psoriasica)

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