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Sesso, un fascio di luce per accendere il desiderio maschile?

27/09/2016

Una ricerca italiana ha “fatto luce” sul calo del desiderio sessuale maschile. Letteralmente. Dei ricercatori dell’università di Siena hanno visto infatti come l’esposizione a una fonte di luce aumenterebbe i livelli di testosterone e garantirebbe un maggior benessere sessuale negli uomini un po’ spenti.

Il calo del desiderio è una condizione che interessa un significativo numero di uomini dopo i 40 anni. Precedenti studi avevano visto come il desiderio sessuale variasse a seconda delle stagioni: l’idea che, probabilmente, i livelli di luce ambientale abbiano a che fare con la passione ha spinto il team a valutare gli effetti dell’esposizione alla luce sul livello di testosterone.

Sono stati reclutati 38 pazienti affetti da una di queste due disfunzioni sessuali: il disordine ipoattivo del desiderio sessuale e il disturbo dell’eccitazione sessuale. Divisi in due gruppi, gli uomini sono stati esposti rispettivamente a un trattamento con una speciale scatola luminosa e a un trattamento placebo con un dispositivo che emetteva un fascio di luce decisamente più fioca. I test venivano effettuati di mattino presto e duravano 30 minuti. Dopo due settimane sono stati valutati il livello di testosterone e la soddisfazione sessuale.

(Per approfondire leggi qui: La guida prolungata può inibire l’attività sessuale?)

Dopo l’esposizione alla luce il testosterone aumentava

Con quali risultati? Prima del trattamento in entrambi i gruppi la soddisfazione sessuale era stata valutata con un punteggio medio di 2 su 10. Dopo le due settimane, invece, è salito a circa 6,3 nel gruppo sottoposto alla terapia con la luce. Nel gruppo placebo l’incremento è stato lieve: 2,7 SU 10. E il livello di testosterone? Aumentato nel primo (da 2,1 ng/ml a 3,6 ng/ml), stabile nel secondo.

Secondo i ricercatori la terapia non ha fatto altro che replicare cosa succede fisiologicamente a un uomo che vive nell’emisfero nordico: il suo organismo aumenta naturalmente la produzione di testosterone dalla primavera all’estate con un picco a ottobre, dopo di che scema fino ad aprile.

I risultati sono stati presentati a Vienna nel corso del congresso dell’European College of Neuropsychopharmacology.

«Che possa rappresentare un’opzione terapeutica in toto è un’ipotesi ancora da dimostrare. Potrebbe essere riscontrata una sua efficacia come coadiuvante di altre forme di trattamento per il calo del desiderio alla luce delle diverse cause che possono dar origine a questa condizione», spiega la dottoressa Elena Longhi, sessuologa dell’ospedale Humanitas.

Quali possono essere i motivi scatenanti il calo del desiderio maschile?

«I motivi sono davvero molteplici: a titolo esemplificativo può andare incontro a un calo del desiderio un uomo affetto da ansia o depressione, che soffre per problemi relazionali o che concentra i suoi desideri in altri ambiti come la carriera, ma anche un soggetto che ha vissuto esperienze sessuali traumatiche o che sperimenta forme di porno-dipendenza. Ancora – aggiunge la specialista – quando una persona ha vissuto relazioni di coppia in cui la sessualità era solamente erotizzata e all’interno di una nuova relazione in cui prevalgono altri sentimenti come l’amore non prova lo stesso desiderio».

(Per approfondire leggi qui: “Il cioccolato accende il desiderio sessuale”, vero o falso?)

In che modo è possibile tener vivo il desiderio sessuale?

«Una coppia non deve mai trascurare il lato ludico del sesso, viverlo in maniera più scanzonata, nel rispetto di un “gioco delle parti”, anche senza avere sempre e comunque l’orgasmo come unico obiettivo», conclude la dottoressa.

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