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Smettere di fumare, ti pago se riesci?

06/09/2016

Pagare un fumatore per farlo smettere può essere una strategia efficace? Secondo una ricerca dell’Università di Ginevra (Svizzera), in alcuni casi, concedere degli incentivi finanziari a fumatori a basso reddito potrebbe spingerli a spegnere per sempre l’ultima sigaretta.

I ricercatori hanno arruolato 800 fumatori, di circa 32 anni di età e dipendenti dal fumo di sigaretta in media da oltre 15 anni. Circa il 20% era disoccupato e quasi la metà erano studenti. A tutti sono stati consegnati degli opuscoli e segnalate delle guide online per smettere di fumare, ma a metà di loro è stata elargita una quota in denaro. A fronte di più settimane di astinenza, la quota sarebbe aumentata.

(Per approfondire leggi qui: Donne incinte, in Francia un incentivo per smettere di fumare)

La ricerca è stata pubblicata su Journal of the American College of Cardiology.

Dopo la prima settimana di astinenza (come certificato da test di laboratorio) gli ex fumatori avrebbero ricevuto 100 dollari. La ricompensa sarebbe gradualmente cresciuta nell’arco di sei mesi. A questa data, nel gruppo dei fumatori ricompensati, il 36% aveva smesso di fumare mentre lo aveva fatto solo il 6% degli altri partecipanti allo studio. Dopo un altro anno le percentuali erano scese rispettivamente al 10% e 4% circa.

“Difficile che la motivazione a smettere di fumare si possa comprare”

Come notano i ricercatori, lo studio presenta alcune limitazioni, ad esempio i partecipanti sapevano che avrebbero ricevuto del denaro, sin da subito, e dunque questo può aver influito sul loro comportamento. Inoltre il gruppo dei fumatori non pagati si è progressivamente ridotto di 81 partecipanti, conteggiati come “fumatori”.

Si tratta di una strategia che la dottoressa Licia Siracusano, oncologa e referente del Centro Antifumo di Humanitas Cancer Center, giudica poco utile: «Anche alla luce dei risultati dello studio che sono piuttosto deludenti, dubito che la motivazione a smettere di fumare e a mantenere la disassuefazione si possa comprare».

(Per approfondire leggi qui: Sigarette: e se triplicassero il prezzo?)

«Bisognerebbe invece aumentare di molto il prezzo delle sigarette e far passare dei messaggi che possano realmente motivare chi fuma a spezzare la catena della dipendenza», conclude la specialista.

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