Olimpiadi, vaccini e infezioni: i consigli dell’Oms per chi va in Brasile

Non solo Zika. In Brasile il rischio di contrarre diverse malattie, di varia natura e dagli effetti specifici, è reale. E se per l’infezione da virus Zika le raccomandazioni più stringenti valgono per le donne incinte, per le altre malattie la platea dei destinatari delle avvertenze sanitarie è più ampia. L’Oms, l’Organizzazione mondiale della Sanità, ha diffuso una serie di indicazioni per i viaggiatori diretti in Brasile.

Il Paese sudamericano ospiterà Olimpiadi e Paralimpiadi dal 5 al 21 agosto e dal 7 al 18 settembre a Rio de Janeiro e anche in altre città, sede di alcune partite di calcio: Belo Horizonte, Brasilia, Manaus, Salvador e San Paulo. L’organizzazione consiglia di consultare, prima di fare le valigie, gli avvisi delle autorità nazionali e di far visita al proprio medico di fiducia per poter programmare in tempo (almeno 4 settimane prima della partenza) le vaccinazioni necessarie. Ecco le raccomandazioni per un viaggio in sicurezza per il Brasile:

Influenza

Per i viaggiatori a serio rischio di complicanze (donne incinte, anziani, bambini fino a 59 mesi, malati cronici), la vaccinazione dovrebbe essere presa in considerazione. I ceppi che circolano in Brasile sono inclusi nel vaccino 2015/2016 dell’emisfero nord, il nostro. Inoltre le Olimpiadi avranno luogo quando la stagione influenzale avrà appena superato il picco di giugno/luglio.

Malattie prevenibili con un vaccino

Non ci sono vaccinazioni obbligatorie, dice il ministero degli Esteri italiano. Per l’Oms i viaggiatori dovrebbero considerare il vaccino per queste malattie:

  • Epatite A (il Brasile è a rischio epidemie)
  • Epatite B (più esposto chi mette in atto comportamenti rischiosi come farsi un tatuaggio)
  • Febbre tifoide (particolarmente alta l’incidenza in alcune zone del Nord e Nord Est come la città di Manaus)
  • Febbre gialla (il vaccino è raccomandato per tutti i viaggiatori di almeno 9 mesi di età, dice l’Oms; la vaccinazione non è raccomandata per chi limiterà la propria permanenza nelle città di Rio, Salvador e San Paolo).

Rabbia: il rischio a Rio e nelle altre cinque città è trascurabile.

Malattie trasmesse da zanzare-vettore

Sebbene il rischio di trasmissione di queste infezioni è più basso dal momento che i Giochi saranno ospitati in inverno, i viaggiatori dovrebbero comunque adottare misure protettive anti-zanzare. Se per la dengue il vaccino non raccomandato per i viaggiatori e per la chikungunya nemmeno esiste, per l’infezione da virus Zika valgono le raccomandazioni dell’Oms per contenere il rischio. Alle donne incinte è raccomandato di non viaggiare in Brasile (Per approfondire leggi qui: Zika Virus, Oms: nessun motivo per cancellare le Olimpiadi)

Malaria (trasmessa dalle zanzare Anopheles): il rischio è trascurabile se non a Manaus, in Amazzonia. Per queste zone, oltre alla protezione dal morso delle zanzare, è raccomandata la chemioprofilassi specifica a seconda di effetti collaterali e controindicazioni. In alternativa, per i viaggi nelle aree rurali a basso rischio d’infezione, la profilassi può essere combinata con il cosiddetto trattamento presuntivo d’emergenza (SBET).

Malattie sessualmente trasmissibili (infezione da HIV, gonorrea, sifilide, per esempio)

Da evitare i comportamenti a rischio (sesso non protetto, in particolare). Pertanto è fortemente raccomandato l’uso del preservativo.

Disturbi gastrointestinali

Necessario adottare quelle misure specifiche per evitare i disturbi associati al consumo di cibo e bevande contaminati. E quindi, ad esempio: lavarsi bene le mani, di frequente e in particolare prima di maneggiare e consumare cibo; mangiare cibo solo ben cotto; bere da acqua in bottiglia o, nel dubbio, bollire l’acqua con cura; non consumare cibo in buffet e mercati dove i rivenditori non rispettano palesemente le norme d’igiene.

Altre malattie

Il rischio di infezioni trasmesse per via aerea, come meningite o tubercolosi, è limitato, ma è maggiore in luoghi chiusi e affollati. A Belo Horizonte è più alto il rischio di contrarre una malattia rara, la cosiddetta “febbre maculosa delle Montagne Rocciose”, trasmessa da una zecca.

(Per approfondire leggi qui: Malattie infettive, quali vaccini prima di partire in vacanza?)

Il ministero degli Esteri suggerisce di stipulare un’assicurazione sanitaria che preveda, oltre alla copertura delle spese mediche, anche l’eventuale rimpatrio aereo sanitario d’emergenza o il trasferimento in un altro Paese.

Redazione Humanitas Salute: