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Medicina culinaria: negli Usa i medici di domani imparano a cucinare

17/11/2015

La Medicina in cucina o, meglio, la cucina in Medicina. Alla University School of Medicine di Tulane, Stati Uniti, agli studenti del primo e secondo anno si insegna a cucinare e a farlo in modo sano. Succede dal 2012 e da allora il corso ha superato i confini dell’università della Lousiana per essere adottato da diverse facoltà di medicina e scuole per le professioni sanitarie americane.

I medici di domani dunque, almeno negli Usa, saranno in grado anche di cucinare. Ma perché questa università ha deciso di inserire nel curriculum accademico anche un corso di cucina? Lo spiega Tim Harlan, a capo del Goldring Center for Culinary Medicine, il centro responsabile del corso: “I medici parlano tutto il tempo di nutrizione e dieta, ma non sono in grado di far cambiare i pazienti. Il nostro obiettivo è insegnare come cucinare e come trasferire quanto le matricole imparano nelle conversazioni che avranno con i loro pazienti”.

Il centro in cui si svolgono le lezioni offre anche corsi di cucina condotti direttamente dagli studenti, programmi di formazione di Medicina culinaria per i medici e conduce ricerche sulla nutrizione. Medici, farmacisti, infermieri, assistenti sanitari: tutti possono ottenere una certificazione di Specialista in Medicina culinaria per avere una conoscenza approfondita della nutrizione, sia teorica che pratica da incorporare poi nella pratica clinica.

Medicina in cucina vuol dire anche saperne di più su dieta e malattie legate all’alimentazione

Così tra pentole e fornelli si parla anche di Indice di massa corporea e sovrappeso, di diabete e ipertensione, di glicemia e colesterolo. Naturalmente si insegnano le ricette di una dieta equilibrata, salutare, con cui poter prevenire proprio quelle patologie legate a doppio filo con l’alimentazione. “Traduciamo i principi evidenti di una dieta salutare, come quella Mediterranea, per la cucina americana”, racconta Harlan.

(Per approfondire leggi qui: Dieta Mediterranea, tradizione e salute)

L’ultima novità del Goldring Center for Culinary Medicin sono i corsi per famiglie, un traguardo importante dal momento che negli Stati Uniti le patologie legate alle abitudini alimentari sono molto diffuse.

Universitari italiani non molto preparati sugli stili di vita: un corso di Medicina culinaria anche per loro?

Tim Halen è sia un cuoco che un medico e sarebbe stato un testimonial perfetto del 117mo Congresso Nazionale della Società Italiana di Chirurgia presieduto dal professor Marco Montorsi, rettore di Humanitas University. La cerimonia inaugurale è stata dedicata a un confronto fra due le figure dello chef e del chirurgo e si è scoperto che queste due professioni hanno molti punti in comune: l’impegno per la cura del corpo, da punti di vista diversi, e anche l’estro, la formazione e l’attenzione per il dettaglio.

(Per approfondire leggi qui: Chirurghi e chef a confronto: il dettaglio fa la differenza!)

Al Goldring Center for Culinary Medicine si insegnano dunque le buone pratiche dell’alimentazione, quelle che qualche studente universitario italiano dovrebbe conoscere meglio. Come rilevato da una recente indagine dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma e dall’Istituto superiore di Sanità gli universitari non seguono infatti stili di vita corretti: solo poco più del 40% del campione consuma almeno una porzione di frutta al giorno, e poco più del 20% quelli che mangiano due porzioni di verdura ogni dì.

(Per approfondire leggi qui: Stili di vita scorretti per molti universitari: 1 su 4 è sedentario)

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