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Ilaria D’Amico: “Il benessere passa dal corpo e dalla mente”

02/11/2015

Ilaria D’Amico, ovvero mens sana in corpore sano. L’antico motto di Giovenale è quello che meglio rappresenta l’idea di benessere per la giornalista e conduttrice di Sky: «Inizio ora a capire quanto sia importante muoversi, fare in modo di ossigenare il proprio fisico e non solo la propria mente», dice a Humanitas Salute.

«Prima davo più importanza all’idea di “ricreare” la mente. Poi ho capito che mente e corpo sono mondi che comunicano molto bene: un corpo che sa curarsi, che sa avere attenzione per sé, riesce a esprimere più brillantezza dal punto di vista della mente», spiega D’Amico.

Qualche consiglio di Ilaria D’Amico per il benessere?

«Bisogna aiutarsi e capire quando ci sono dei momenti in cui fermarsi, riflettere, comprendere quali sono le proprie problematiche e quindi affrontarle. In questo momento gli strumenti per aiutarsi e diventare migliori, non soltanto dal punto di vista emozionale o di conoscenza, ce ne sono tanti. È dunque un dovere da parte nostra stare in contatto con i segnali che ci dà il nostro fisico e i segnali che ci arrivano da fuori».

(Per approfondire leggi qui: Ilaria D’Amico per la prevenzione senologica)

«Bisogna seguire con volontà un’educazione di vita e un’educazione alimentare ma anche cercare di essere in ascolto degli altri, che non fa mai male; avere una relazione aperta verso gli altri è, secondo me, un modo per nutrirsi», è il suggerimento della futura mamma Ilaria D’Amico.

A proposito di alimentazione, cosa fa invece per il suo di benessere?

«Ho avuto la fortuna di ereditare un buon metabolismo ma negli anni ho imparato a mangiare leggermente di meno. Comunque ho bisogno di una quantità di calorie che non si attribuisce generalmente a una donna», dice sorridendo. «Ho il piacere della buona cucina, quella semplice, non elaborata, senza condimenti pesanti perché mi piace sentire i sapori. Sono mediterranea e forse questo aiuta dal momento che, come ci raccontano da tanto tempo, la nostra cucina mediterranea è sana».

E proprio la cucina è stata l’inusuale protagonista dell’inaugurazione del 117mo Congresso Nazionale della Società Italiana di Chirurgia, presieduto anche dal professor Marco Montorsi, rettore della Humanitas University. Nella cerimonia lo chef Davide Oldani è stato intervistato proprio da D’Amico: «Mi è piaciuta l’idea del professor Montorsi di unire la cucina e la chirurgia – dice. Sembrano mondi distanti, ma invece sono mondi paralleli, ad alta specializzazione, in continua evoluzione, due mondi che raccontano modi di essere molto formati, creativi e “pignoli”».

(Per approfondire leggi qui: Chirurghi e chef a confronto: il dettaglio fa la differenza!)

Quelle dello chef e del chirurgo sono due professioni per cui la comunicazione è molto importante, come spiega Ilaria D’Amico: «Per entrambe è molto importante la reputazione che si costruisce attraverso la specializzazione. La capacità di raccontarsi passa soprattutto attraverso il merito: un bravo chirurgo è quello che per meriti ha una casistica, riesce a costruire un solco, anche grazie alle scuole di formazione, che poi viene seguito da altri, e in quello viene riconosciuto come un maestro. La stessa cosa avviene per la cucina».

Guarda la video-intervista integrale:

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