Dentifricio, occhio alle insidie

Dentifricio – che sia al fluoro, sbiancante o per bambini – alleato della salute? Sì, ma attenzione a scegliere quello giusto. A lanciare l’allarme i dentisti britannici capitanati dall’esperto in odontoiatria restaurativa e membro del Royal College of Surgeons Tony Talbot, preoccupato da sostanze chimiche contenute in alcuni dentifrici, dannose per la nostra salute. Sostanze chimiche collegate a possibili lesioni del cavo orale, ma anche a disturbi cardiaci, irritazioni e a rischi per l’ecosistema.

Ma quali sono le sostanze che metterebbero più a rischio la salute dei nostri denti?

  • sodio laurilsolfato (Sls), sostanza che permettere alla pasta di essere uniforme. Il problema è che apre un varco tra la mucosa e le cellule della bocca, e quindi lascia spazio a un possibile ingresso di tossine o agenti cancerogeni di entrare. Chi, ad esempio, soffre di afte ricorrenti, dovrebbe stare alla larga dai dentifrici che contengono Sls, spiegano i ricercatori britannici.
  • triclosano, prodotto chimico usato per prevenire le malattie gengivali. «È utilizzato nei dentifrici dai chimici industriali per evitare la formazione di batteri»
  • micro-particelle di plastica presenti in alcuni dentifrici, talmente piccole da essere invisibili a occhio nudo. Queste agiscono come abrasivo per rimuovere le macchie dai denti ma corrono anche attraverso i nostri sistemi idrici e ora stanno trovando la loro strada nella catena alimentare.

Abbiamo chiesto un parere in merito al nostro specialista, il dottor Stefano Rizzi, responsabile Chirurgia Orale di Humanitas.

«Le sostanze indicate – dice il dottor Stefano Rizzi – sono, se utilizzate in alte concentrazioni, potenzialmente pericolose. Nel caso del laurilsolfato di sodio secondo l’American Cancer Society, tale sostanza diventa pericolosa per l’individuo solo ad alte concentrazioni. Concentrazioni che non vengono utilizzate normalmente dalle case produttrici di dentifrici.

Per quello che riguarda gli agenti sbiancanti, sono certamente da sconsigliare quelli da banco, perché il perossido d’idrogeno, che ne è il componente base, è assolutamente irritante per le mucose orali, quindi se erroneamente utilizzato potrebbe causarne delle ulcerazioni. Il mio consiglio è dunque di non allarmarsi troppo ma di stare sempre attenti effettuando acquisti sempre più consapevoli per non incorrere in spiacevoli intolleranze».

 

Pillola a cura del dottor Stefano Rizzi

odontoiatra, Responsabile Chirurgia Orale del

Centro Odontoiatrico di Humanitas

 

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Dott. Stefano Rizzi: