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Influenza A, antivirali al primo starnuto?

15/09/2009

Gli esperti sostengono l’efficacia degli antivirali, ma, allo stesso tempo, ritengono non siano da prendere con leggerezza. Ne parliamo con Annarosa Racca, Presidente di Federfarma, e con Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università di Milano.

Ancora dubbi e incertezze sull’influenza A/H1N1, cosiddetta “suina” o, ribattezzata più recentemente, “Nuova Influenza”. Ora i timori riguardano i farmaci utilizzati per il suo trattamento. Gli esperti sostengono l’efficacia degli antivirali, ma, allo stesso tempo, ritengono non siano da prendere al primo starnuto.
 
In Messico e in Canada, per esempio, dove l’oseltamivir (Tamiflu) viene venduto senza prescrizione medica e utilizzato preventivamente e in modo scorretto, si sono già create resistenze. E qui in Italia una indagine di Altroconsumo ha evidenziato che 14 farmacie su 20 lo hanno venduto liberamente favorendo anche nel nostro Paese il suo utilizzo inappropriato. “Un uso improprio – ha dichiarato Annarosa Racca, Presidente di Federfarma, cui abbiamo chiesto un commento sull’argomento – è molto pericoloso, anche perché, in caso di reale necessità, non risulterebbero più efficaci. Di questo i cittadini devono essere ben consapevoli e l’impegno di noi farmacisti è proprio informare chi entra in farmacia sull’uso corretto di questi medicinali che, ripeto, non possono essere assunti con leggerezza”. Ma come si cura, quindi, la Nuova Influenza? E come si riconosce da quella stagionale? Lo abbiamo chiesto al dottor Fabrizio Pregliasco, virologo del Dipartimento di sanità pubblica, microbiologia e virologia dell’Università di Milano e massimo esperto su questo tema.

Dottor Pregliasco, Influenza Stagionale e Nuova Influenza: come riconoscerle?
“Il virus non è distinguibile se non al microscopio. Si può parlare di influenza (Nuova Influenza e Stagionale) se è presente febbre ad almeno 38 C°, generalmente accompagnata da un sintomo respiratorio come tosse, mal di gola, congestione nasale e/o un sintomo sistemico come cefalea, malessere generalizzato, debolezza, sudorazione e brividi. Per avere la diagnosi certa e sapere se si è affetti dalla Nuova Influenza o dalla Stagionale sarebbe necessario effettuare un tampone faringeo o un prelievo di sangue, esami, però, previsti solo nei casi gravi che richiedono l’ospedalizzazione. Inoltre, è molto probabile che con l’abbassarsi delle temperature nei prossimi giorni si scateni una prima ondata di sindromi da raffreddamento causate dai moltissimi virus o batteri che non sono riconducibili al virus dell’influenza: non è, quindi, né la Nuova Influenza né quella Stagionale, che comunque non arriverà prima di Natale, ma siamo di fronte a una comune infezione respiratoria. In caso di febbre alta, per individui sani e in assenza di complicazioni, la prima indicazione è quella di concedersi qualche giorno di riposo a letto, controllando i sintomi parainfluenzali con i farmaci da banco, che non richiedono prescrizione”.

E per curare l’influenza?
“Le informazioni attualmente a nostra disposizione non fanno pensare ad una probabile mutazione del virus che potrebbe aumentarne l’aggressività. Qualora si riscontrassero i primi sintomi (febbre alta accompagnata da disturbi respiratori, dolori muscolari o spossatezza) per gli individui sani l’invito è rimanere a casa e tenere sotto controllo i sintomi influenzali con i farmaci da banco, quelli cioè che non richiedono prescrizione (ibuprofene, paracetamolo, acido acetilsalicilico). In caso di complicazioni o se il disturbo non migliora entro 72 ore, si deve fare riferimento al proprio medico”.

L’uso degli antivirali è sconsigliato al primo starnuto?
“L’uso di antivirali in via preventiva non ha nessuna efficacia. Il ricorso a questi farmaci è deciso dal medico in caso di soggetti già fisicamente debilitati. Inoltre, solo il medico di famiglia può constatare se è in atto un’infezione batterica e, in tal caso, prescrivere un antibiotico. L’uso improprio di antivirali e di antibiotici può essere addirittura dannoso per l’organismo e in entrambi i casi si possono creare fenomeni di resistenze, cioè condizioni per cui il medicinale non risulta efficace. Non è, comunque, il caso di preoccuparsi per il trattamento della Nuova Influenza. Tra gli antivirali non c’è solo l’oseltamivir (Tamiflu), ma anche lo zanamivir (Relenza) altrettanto efficace. Il loro uso mirato, però, è indispensabile”.

A cura di Lucrezia Zaccaria

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