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Influenza A, facciamo il punto: vaccino e medici-sentinella

15/09/2009

 
Sarà sicuro il vaccino messo a punto contro l’H1N1? A chi sarà destinato, e con quali tempi e modalità? Facciamo chiarezza su alcuni temi alla ribalta delle cronache con l’aiuto di un esperto.

Prosegue l’appuntamento settimanale con il dottor Michele Lagioia, specialista in Igiene e Medicina Preventiva e vice-direttore sanitario di Humanitas. Obiettivo, fare il punto su alcuni temi trattati dai media per capire meglio qual è, allo stato attuale, la situazione.

Un vaccino sicuro
Le preoccupazioni di alcuni sulla sicurezza del vaccino in arrivo, per lo più legate ai rapidi tempi di produzione, sono state fugate con chiarezza dal direttore generale prevenzione e sanità del ministero del Welfare, Fabrizio Oleari. “Quando sarà autorizzato in Italia, avrà subito tutti i controlli necessari”, ha affermato. “I tempi sono gli stessi più o meno in tutto il mondo e si è partiti tutti insieme. I test sono comunque in corso e, in base ai piani di produzione, possiamo dire che le dosi di vaccino dovrebbero essere a disposizione del ministero per la fine di ottobre”.
C’è quindi sempre più certezza che il vaccino sarà davvero disponibile nei tempi previsti. “Ma anche dopo la sua distribuzione il vaccino continuerà ad essere monitorato – precisa il dottor Lagioia -. Il piano di farmacovigilanza è indispensabile, al di là dei test che vengono effettuati su un campione di popolazione ristretta, e viene effettuato di routine per qualsiasi medicinale entri in commercio: le Autorità competenti svolgono un’attenta osservazione degli eventuali effetti collaterali o avversi, in modo da segnalarli tempestivamente”.

A chi è destinato il vaccino
Secondo le previsioni degli specialisti della Direzione Generale della Sanità del ministero del Welfare dovrebbero essere somministrate 2 dosi di vaccino a paziente. In un’ordinanza, il Ministero ha reso noto che in ordine di priorità i vaccini saranno destinati a:
persone ritenute essenziali per il mantenimento della continuità assistenziale e lavorativa: personale sanitario e socio-sanitario; personale delle forze di pubblica sicurezza e della protezione civile; personale delle Amministrazioni, Enti e Società che assicurino i servizi pubblici essenziali; i donatori di sangue periodici;
donne al secondo o al terzo trimestre di gravidanza;
persone a rischio, di età compresa tra 6 mesi e 65 anni;
persone di età compresa tra 6 mesi e 17 anni, non incluse nei precedenti punti, sulla base degli aggiornamenti della scheda tecnica autorizzata dall’EMEA o delle indicazioni che verranno fornite dal Consiglio Superiore di Sanità;
persone tra i 18 e 27 anni, non incluse nei precedenti punti.
“Su richiesta dei pediatri, inoltre – precisa il dottor Lagioia – si sta valutando la possibilità di estendere la vaccinazione anche ai bambini al di sotto dei 2 anni di età.
Per quanto riguarda le modalità della campagna di vaccinazione, molto dipenderà dalle singole Regioni“. I dettagli saranno illustrati con una serie di comunicazioni mirate: ciò che è certo, per ora, è che come già annunciato il vaccino non si troverà nelle farmacie.

La rete dei medici-sentinella
Ma la prevenzione dell’influenza A/H1N1 non è solo vaccino. “E’ anche collegata – spiega Michele Lagioia – ad una corretta percezione di ciò che, al di là delle previsioni, accade in tempo reale sul territorio. Perciò Ministero e Ragioni stanno potenziando la rete di medici sentinella sparsi in tutta Italia (medici di famiglia, pediatri, medici ospedalieri), che segnalando per tempo i casi di influenza A aiutano a captare le effettive dimensioni dell’epidemia. Sulla base delle segnalazione dei medici sentinella la Regione Lombardia, ad esempio, realizza un bollettino informativo (influ news) che mostra l’andamento dei percorsi influenzali, ed è utile per predisporre piani ospedalieri adeguati”.

A cura di Monica Florianello

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