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Prevenzione

Ipertensione, proteggere il cuore per proteggere anche i reni

19/01/2018

Evitare l’ipertensione anche per proteggere la salute dei reni. La pressione alta è uno dei fattori di rischio di malattia renale che compromette la funzionalità di questi preziosi organi. Tenere sotto controllo la pressione del sangue significa, dunque, permettere ai reni di svolgere in modo adeguato il loro lavoro di filtro: «Lo scarso controllo della pressione arteriosa porta progressivamente all’invecchiamento precoce delle strutture renali», aggiunge il dottor Claudio Angelini, Responsabile Sezione Nefrologia d’Urgenza e Reparto Nefrologia e Dialisi di Humanitas.

Reni e sistema circolatorio

La buona salute dei reni dipende dall’efficienza del sistema circolatorio. Ma anche in un senso opposto è bene che i reni funzionino correttamente affinché la pressione del sangue viaggi su valori normali. I reni, infatti, producono alcuni ormoni tra cui renina e aldosterone deputati a regolare la pressione arteriosa all’interno del nostro organismo.

Il compito fondamentale dei due reni è quello di produrre l’urina attraverso il “filtraggio” del sangue mediante una densa rete di vasi sanguigni. Questi vasi portano il sangue ai nefroni, le unità dei reni adibite al filtraggio, oltre  un milione per singolo rene. Se questi vasi, molto sottili, sono danneggiati per via della pressione alta, i nefroni non ricevono sufficiente ossigeno e nutrienti necessari per il loro buon funzionamento: «Ecco perché un controllo non adeguato dei valori pressori porta ad un “invecchiamento” precoce del microcircolo renale e al peggioramento, progressivo, dell’efficienza del sistema vascolare renale che adempie alla filtrazione del sangue, dunque alla sua purificazione», spiega lo specialista.

Attenti al cuore, attenti ai reni

Per scongiurare questi rischi è bene prevenire l’insorgenza dell’ipertensione: «I consigli che valgono per la prevenzione cardiovascolare sono utili anche per preservare la funzione renale. Perciò è fondamentale seguire una dieta a ridotto contenuto di sale, ovvero di sodio, ricca invece di frutta e verdura e cereali meglio se integrali; praticare regolarmente attività fisica, utile con l’alimentazione per il controllo del peso corporeo. Sia l’obesità che il sovrappeso aumentano infatti il rischio di ipertensione. Infine è bene ricordare che il fumo è un nemico per i nostri vasi e anche per i nostri reni di conseguenza», ricorda il dottor Angelini.

Se invece l’ipertensione è già presente, all’interno della gestione di questa patologia cardiovascolare, è importante monitorare periodicamente la salute dei reni: «Almeno una volta l’anno è bene sottoporsi agli esami per il controllo ecografico dei reni, della funzione renale (creatininemia e azotemia) e anche eseguire l’esame delle urine con sedimento urinario per evidenziare gli eventuali danni dovuti all’ipertensione».

«Il controllo di microalbuminuria è spesso un marker precoce di danno renale legato al microcircolo. Il controllo della  proteinuria delle 24 ore è anch’esso un esame molto importante nel follow-up dei pazienti ipertesi con danno renale. Ricordiamo, infatti, che questa è una delle cause principali di  progressione di danno renale sia nei pazienti ipertesi che paziente diabetici o pazienti con malattia renale cronica», conclude il dottor Angelini.

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