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Alterazioni delle urine: quando rivolgersi al medico?

03/08/2021

A volte l’urina può presentarsi con aspetto diverso dal solito: in alcuni casi è consigliabile procedere con una valutazione medica e con ulteriori accertamenti diagnostici.

Quali sono gli aspetti alterati con i quali si potrebbe presentare l’urina e quando è il caso di intervenire?

Ne parliamo con il dottor Claudio Angelini, Capo Sezione della Unità Operativa di Nefrologia e Dialisi di Humanitas.

Urine di colore giallo e limpide

Per secoli il colore delle urine è stato l’unico strumento di diagnosi per le patologie dell’apparato urinario. Oggigiorno, anche se vi sono molti strumenti diagnostici disponibili, l’analisi del colore e dell’aspetto delle urine rimane ancora un elemento fondamentale per la diagnosi di possibili patologie dell’apparato urinario, cioè reni, ureteri, vescica e uretra.

Le urine abitualmente presentano una colorazione gialla più o meno marcata e appaiono limpide. Colorazioni diverse si possono avere in corso di patologie renali, urologiche o sistemiche e vari gradi di torbidità si associano a presenza di corpuscoli in sospensione. Non sempre però un’alterazione di questi due parametri deve destare preoccupazione.

Urine scure e dall’odore intenso

Nel caso in cui per esempio le urine si presentino più scure del normale e con un odore più intenso, potrebbe anche trattarsi di disidratazione o del risultato di una sudorazione copiosa. In questo caso la reintegrazione dei liquidi fa sì che l’urina ritorni al colore consueto. 

Un’altra ragione che può condurre a urine di colore scuro è l’assunzione di alcuni farmaci, che determinano una pigmentazione delle urine tra gli effetti indesiderati. 

All’origine di urine di colore scuro però potrebbero esserci anche infezioni associate in questo caso ad aspetto torbido e maleodorante e il bruciore nell’atto della minzione. Nei casi più gravi le urine scure potrebbero indicare un eccesso di bilirubina del fegato, o di altre sostanze quali enzimi muscolari o essere un segno di patologie del malfunzionamento di parti dell’apparato urinario.

Urine di colore rosso e sangue nelle urine

Una colorazione rossastra delle urine può essere segno di ematuria, ovvero la presenza di sangue nelle urine, un fenomeno che può avere varie cause. Nel caso in cui il sangue nelle urine sia visibile a causa del colore si parla di macroematuria, mentre quando la presenza del sangue non è distinguibile a occhio nudo si parla di microematuria, e in questo caso il sangue è rilevabile solamente attraverso l’esame chimico-fisico delle urine.

Esiste per esempio un tipo particolare di ematuria, chiamata ematuria da sforzo, in cui le urine assumono un colore rossastro dopo un allenamento fisico particolarmente intenso, e nello specifico dopo la corsa. Anche traumi a livello della regione pelvica provocati da uno sport da contatto potrebbero causare ematuria. Il sangue presente nelle urine può provenire però da qualsiasi organo dell’apparato urinario e può presentarsi in modo isolato o associarsi ad altri sintomi quali dolore addominale o difficoltà nella minzione.

Schiuma nelle urine

La schiuma nelle urine è un fenomeno comune: anche in questo caso non rappresenta necessariamente un problema di salute. La schiuma si forma per esempio in seguito a un’emissione rapida delle urine, nel caso di disidratazione o quando ci sono residui di detergenti nel WC. 

Questo fenomeno può essere causato dall’assunzione di alcuni farmaci e da infezioni delle vie urinarie. Se il problema persiste o peggiora si potrebbe trattare di un indicatore di proteinuria, ovvero di anomala presenza di proteine nelle urine.

Urine alterate: cosa fare?

In caso di persistenza di ematuria, di urine di colore scuro o di schiuma nelle urine, in assenza di sforzi evidenti, disidratazione o assunzione di nuovi farmaci, è opportuno rivolgersi al proprio medico di fiducia, che valuterà l’esecuzione di esame chimico-fisico delle urine e di urinocoltura, fondamentali per valutare le possibili cause. 

L’esame delle urine è un esame semplice, non invasivo, che permette la diagnosi precoce di alcune patologie renali e urologiche e andrebbe inserito in ogni

accertamento di routine.

In caso di alterazione delle esame dell’esame chimico-fisico delle urine sarà utile una valutazione specialistica nefrologica/urologica e il ricorso a eventuali ulteriori accertamenti, quali l’analisi microscopica del sedimento urinario, l’ecografia apparato urinario, esami del sangue specifici e solo in alcuni casi più gravi l’esecuzione di esami di secondo livello (uro-TC o uroRMN) o la biopsia renale. Ogni alterazione di laboratorio va sempre inquadrata nel contesto clinico di ciascun individuo.

 

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