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Allergie e asma

Allergia, come proteggere gli occhi dalla congiuntivite?

08/05/2017

In caso di allergia di stagione, a essere interessati dalla reazione infiammatoria dell’organismo non sono solo il naso e le basse vie aeree ma anche gli occhi. Prurito e lacrimazione sono i sintomi tipici della congiuntivite allergica, una condizione che si scatena quando gli occhi entrano in contatto con un allergene. Come prendersene cura?

Nei soggetti geneticamente predisposti la congiuntivite allergica può insorgere a seguito del contatto con determinate sostanze come pollini, acari e peli di animali: «La congiuntivite allergica stagionale si manifesta prevalentemente in primavera, interessa entrambi gli occhi ed ha un andamento solitamente acuto. È la forma più frequente ed è spesso associata a rinite, asma, orticaria, seguita dalla congiuntivite allergica perenne che persiste invece quasi tutto l’anno con un andamento cronico ed esacerbazioni stagionali», ricorda il professor Paolo Vinciguerra, direttore del Centro Oculistico di Humanitas e docente di Humanitas University.

Occhi rossi e irritati

«È importante identificare l’allergene dopo avere effettuato una accurata anamnesi per accertare una eventuale familiarità per allergia, farmaci utilizzati, contatto con sostanze allergizzanti come ad esempio cosmetici, creme o lenti a contatto, il tipo di alimentazione e la presenza in casa di animali domestici. È fondamentale effettuare delle prove allergologiche tramite test cutanei e sierologici per evidenziare l’eventuale allergene responsabile».

Gli occhi si arrossano, si irritano e prudono. Spesso i sintomi sono così invalidanti da pregiudicare la qualità di vita delle persone colpite, basti pensare all’allergia ai pollini che rende difficile passare del tempo all’aria aperta o che può portare a quotidiani cali di concentrazione.

Ecco alcuni consigli in caso di congiuntivite allergica:

  • «Avere una massima igiene della zona perioculare con l’utilizzo di salviette lenitive e disinfettanti che possono essere utilizzate anche per rimuovere residui di trucco o pollini molto spesso responsabili di allergia; utilizzare occhiali da sole sempre in ambiente esterno sia per proteggere gli occhi dal contatto con eventuali allergeni presenti nell’aria sia perché riducono la fotofobia spesso presente nelle forme allergiche;
  • lavare spesso i capelli per eliminare la concentrazione di pollini;
  • fare arieggiare spesso gli ambienti chiusi, avendo cura di pulire bene tappeti, divani, moquette e tutti i mobili che potrebbero essere ricettacolo di acari e pollini;
  • evitare le giornate molto ventose;
  • evitare il contatto con il pelo di animali domestici;
  • in attesa di identificare l’allergene responsabile si consiglia una dieta che eviti alcuni cibi potenzialmente allergizzanti ovvero che favoriscono un maggiore rilascio di istamina;

(Per approfondire leggi qui: Allergie crociate tra pollini e cibi, i consigli per la dieta)

  • è buona norma, nella fase acuta e fino alla sua completa risoluzione, sospendere l’utilizzo delle lenti a contatto sia perché in alcuni casi sono le stesse responsabili della congiuntivite allergica (che in questo caso ha una tipica manifestazione a carico della congiuntiva tarsale con ipertrofia delle papille e prende il nome di congiuntivite giganto papillare da lenti a contatto), sia perché l’attrito tra la palpebra e la superficie della lente può portare a delle esacerbazioni del quadro allergico;
  • gli occhi non vanno mai strofinati ma dopo aver lavato accuratamente il viso con acqua e deterso gli occhi delicatamente con salviette oculari monodose sterili, nelle fase acuta si consiglia l’utilizzo di colliri antistaminici di ultima generazione associati a lacrime artificiali da instillare non contemporaneamente ma nell’arco della giornata, per esempio a base di acido ialuronico ed aminoacidi che lubrificano l’occhio, nutrono la congiuntiva e la cornea, riducono la secchezza e l’attrito tra la palpebra e le superfici oculari e rimuovono anche la presenza di eventuali allergeni contenuti nel sacco congiuntivale;

(Per approfondire leggi qui: Dieci consigli per la salute degli occhi)

  • i colliri a base di cortisone si consigliano solo nelle forme importanti e resistenti alla terapia antistaminica, vanno utilizzati sotto stretto controllo oculistico e per periodi non prolungati poiché possono causare delle complicanze oculari se utilizzati in modo improprio;
  • nelle forme ad andamento stagionale di cui si conoscono la causa e l’allergene, può essere utile l’utilizzo di colliri anti-allergici stabilizzatori di membrana, ovvero che impediscono il rilascio di istamina dai mastociti, da iniziare un mese prima del periodo in cui normalmente si scatena l’allergia».

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