Stai leggendo I tumori dell’orofaringe: vaccinazioni per la prevenzione?

Prevenzione

I tumori dell’orofaringe: vaccinazioni per la prevenzione?

14/03/2016

L’HPV è la causa di differenti patologie che variano dalle semplici e benigne verruche genitali (condilomi), a malattie oncologiche maligne come, ad esempio, il cancro della cervice uterina, dell’ano, del pene e dell’orofaringe. Rappresenta, di fatto, la più comune infezione sessualmente trasmessa. Non esiste una cura specifica per l’infezione da HPV, ma esiste una modalità di prevenzione: la vaccinazione.

Il Papilloma virus umano o HPV è un virus che infetta la pelle e le mucose, comprese quelle di bocca, faringe, organi genitali maschili e femminili ed ano. La trasmissione dell’HPV avviene quando il virus viene a contatto con le cellule della pelle e delle mucose, ed è noto da tempo che alcuni ceppi di questo virus (ce ne sono più di un centinaio) siano causa di tumori del collo dell’utero, fra i più diffusi nella popolazione femminile; proprio per questo motivo, in Italia le adolescenti vengono vaccinate contro i ceppi oncogeni dell’HPV in età scolare. Più recente è invece la scoperta di una correlazione specifica fra HPV e il tumore maligno dell’orofaringe, cioè la regione che comprende le tonsille palatine e la base della lingua. Ne abbiamo parlato con il dottor Giovanni Colombo, responsabile di Otorinolaringoiatria di Humanitas Cancer Center.

“Negli ultimi anni abbiamo assistito all’aumento dell’incidenza dei tumori orofaringei, specialmente in pazienti più giovani, fra i quali in passato erano scarsamente diffusi. Recentemente è stato verificato che la maggiore diffusione di queste neoplasie non sia necessariamente correlata soltanto al consumo di alcool e tabacco ma che la maggior parte di esse , circa il 70%, siano da imputare ad infezioni da Papilloma virus umano. L’HPV è la causa di differenti patologie che variano dalle semplici e benigne verruche genitali (condilomi), a malattie oncologiche maligne come, ad esempio, il cancro della cervice uterina, dell’ano, del pene e dell’orofaringe. Rappresenta, di fatto, la più comune infezione sessualmente trasmessa.

Questo virus è molto comune ed è presente in circa un quarto della popolazione dei paesi occidentali sviluppati (sono circa 14 milioni le persone che vengono infettate ogni anno solo negli Stati Uniti). La maggior parte delle persone non presenta alcun sintomo e, nella grande maggioranza dei casi, il sistema immunitario debella l’infezione in poche settimane” spiega il dottor Colombo, che prosegue: “Il problema è che esiste una piccola percentuale di queste persone nelle quali l’infezione diventa persistente, con la possibilità di determinare alterazioni genetiche tali da indurre una trasformazione maligna delle cellule.

Non esiste una cura specifica per l’infezione da HPV, ma esiste una modalità di prevenzione: la vaccinazione. Da circa un decennio, è stata introdotta la vaccinazione contro i ceppi oncogeni del virus HPV. Quella attualmente proposta in Italia alle ragazze, all’età di 12 anni, è mirata a prevenire anche la maggior parte di queste forme tumorali. Negli Stati Uniti la campagna di vaccinazione è stata già raccomandata anche per i giovani maschi, con l’intento di ridurre l’incidenza di questi tumori. Nel nostro Paese si può richiedere la vaccinazione anche nei maschi, ed è auspicabile che possa essere introdotta routinariamente, in un prossimo futuro”.

Articoli che potrebbero interessarti

Non perderti i nostri consigli sulla tua salute

Registrati per la newsletter settimanale di Humanitas Salute e ricevi aggiornamenti su prevenzione, nutrizione, lifestyle e consigli per migliorare il tuo stile di vita