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Giornata Mondiale contro il Cancro: tutti possono fare qualcosa

03/02/2016

Ognuno di noi può fare qualcosa contro il cancro e oggi è il giorno giusto per ricordarlo. Il 4 febbraio è la Giornata mondiale contro il Cancro (World Cancer Day 2016) promossa dalla Union for International Cancer Control, una rete di 800 organizzazioni fra società scientifiche, autorità sanitarie e associazioni dei pazienti. L’obiettivo è rendere tutti più consapevoli, invitando sia i governi nazionali che i singoli individui a passare all’azione.

Come riferiscono i suoi promotori ogni anno ci sono oltre 8 milioni di decessi per tumore. Le stime per il 2025 prevedono 19,3 milioni di nuovi casi e ben 11,5 milioni di decessi. E proprio il 2025 è il termine entro il quale l’Organizzazione mondiale della Sanità, che lavora a fianco della Union for International Cancer Control, vuole raggiungere un traguardo ambizioso: ridurre la mortalità per cancro del 25%.

(Per approfondire leggi qui: Cancro, quando sottoporsi al test di predisposizione genetica?)

“We can. I can” (“Possiamo. Io posso”) è lo slogan della Giornata mondiale contro il Cancro. Ognuno di noi può fare la sua parte per ridurre l’impatto del cancro sulla salute pubblica. “Io” cosa posso fare? Seguire uno stile di vita sano, capire che la diagnosi precoce è fondamentale, aiutarsi e aiutare gli altri, supportandoli in caso di diagnosi di tumore.

Di diagnosi precoce e prevenzione oncologica ha parlato il professor Armando Santoro, direttore di Humanitas Cancer Center e docente di Humanitas University, ai microfoni della trasmissione di Radio 24 “Cuore e denari”.

Ci sono dei segnali che possono far sospettare l’insorgenza di un tumore?

«I segnali sono molto vaghi, ad esempio un nodulo al seno scoperto da una donna con l’autopalpazione. I tumori, infatti, soprattutto in fase precoce, sono spesso asintomatici. L’invito che rivolgiamo a tutti è quello di aderire ai programmi nazionali di screening mammografico, colorettale e cervicale. In questo modo si possono identificare eventuali processi tumorali in fase estremamente iniziale».

(Per approfondire leggi qui: Cancro alla prostata, con la diagnosi precoce si può guarire completamente)

Grazie alla diagnosi precoce si può rilevare la presenza di lesioni precancerose «ma, intervenendo tempestivamente, si può evitare che queste lesioni evolvano e diventino un tumore, ad esempio nel caso di polipi del colon, di lesioni precancerose della cervice uterina o del cosiddetto Esofago di Barrett».

Che ruolo ha invece l’alimentazione nella prevenzione?

«Certamente una dieta sana aiuta a prevenire alcune forme di tumore del tratto gastroenterico. Inoltre una dieta povera di grassi può aiutare nella prevenzione del tumore al seno. Ma il consiglio è di seguire uno stile di vita sano a 360°: fare regolare esercizio fisico, non fumare e mangiare in modo equilibrato».

Quanto pesano familiarità ed ereditarietà? «L’ereditarietà conta solo in alcune forme di tumori: pesa per una percentuale ridotta per l’insorgenza del tumore al seno, di un raro tumore della tiroide e di un rarissimo tumore dell’occhio, il retinoblastoma. La familiarità conta invece per neoplasie come il tumore al colon e alla prostata».

Anche lo smog è un fattore di rischio?

«A differenza dell’esposizione all’amianto per cui si è trovata una chiara correlazione con il mesotelioma, per l’inquinamento atmosferico e ambientale la correlazione con il cancro non è così netta. Tuttavia lo smog, combinato con fattori di rischio conclamati come il fumo di sigaretta, non fa altro che esasperare il rischio di cancro».

Per chi ha smesso di fumare dopo tanti anni è indicato sottoporsi a qualche esame? «Potrebbe essere indicato sottoporsi a un esame di Tac spirale da ripetere ogni 2-3 anni».

(Per approfondire leggi qui: Tumore al seno, imparare la cultura della prevenzione fin da giovani)

Grazie a prevenzione, diagnosi precoce e trattamenti più efficaci il cancro è diventato sempre più curabile: «Il tumore è una malattia guaribile nella grande maggioranza dei casi e l’invito è di accogliere con un approccio positivo un’eventuale diagnosi», è il messaggio che il professor Santoro vuole lanciare in occasione del World Cancer Day 2016.

 

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