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iCoach: un’app utile per smettere di fumare?

11/12/2015

App per smartphone (come iCoach), sigaretta elettronica, cerotti e gomme alla nicotina: recentemente, abbiamo assistito al moltiplicarsi di metodi e strumenti che promettono di aiutare a smettere di fumare: la “cessazione del fumo” (dall’inglese smoking cessation) sembra essere l’ultima moda di questo inverno. Il che, tutto sommato, è un bene. Il problema è la proliferazione di metodi, talvolta costosi e non molto professionali, che “garantiscono” alte percentuali di successo. Un esempio di buona pratica, al contrario, è senza dubbio iCoach, una piattaforma digitale gratuita che aiuta le persone a smettere di fumare (e della quale avevamo già parlato in occasione del lancio). Non solo: può essere molto utile anche a migliorare in generale il proprio stile di vita. Ne abbiamo parlato con la dott.ssa Licia Siracusano, oncologa e responsabile del centro antifumo di Humanitas Cancer Center.

“Iniziative di questo genere sono sempre benvenute: qualunque strumento possa aiutare le persone a trovare la motivazione per rinunciare alle ‘bionde’ non può che essere salutato come una novità positiva, specialmente se, come in questo caso, non comporta alcun rischio reale da soppesare come ‘rovescio’ della medaglia. Come è ovvio, iCoach si basa sulla motivazione e sulla persuasione, due passaggi fondamentali nel percorso per smettere di fumare. Infatti, se mancano le giuste motivazioni e non si è convinti pienamente, le possibilità di successo, perfino con l’aiuto degli specialisti più esperti, sono praticamente nulle” spiega la dottoressa Siracusano, che prosegue: “Non c’è dubbio che ogni fumatore sia però differente dagli altri, sia per il tipo di dipendenza psicologica che per il diverso rapporto con il fumo. Quindi è necessario fare molta attenzione nel presentare un simile approccio come risolutivo, perché sarebbe assurdo pensare che lo stesso metodo andrà bene per tutti e gli eventuali fallimenti potrebbero scoraggiare chi vuole smettere. È per questo che esistono i centri antifumo che, grazie alla doppia strategia (farmacologica e di psicoterapia), riescono ad adattarsi più facilmente, studiando il percorso più adatto esigenze del singolo: la terapia farmacologica aiuta con la dipendenza fisica, mentre il consulto con lo psicologo permette di trovare più facilmente un metodo per eradicare sia la dipendenza psicologica che quella sociale. Smettere di fumare non è facile ma ognuno di noi ci può arrivare, purché trovi il sistema più adeguato alle proprie caratteristiche!”

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