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Prevenzione

L’infertilità dipende anche dal peso forma

30/12/2014

L’infertilità è anche una questione di peso. Sia che si cerchi di concepire naturalmente o con la procreazione assistitabisogna fare attenzione a quanto detto dalla bilancia.

«Sicuramente il peso corporeo non è l’unico responsabile, ma può concorrere all’infertilità, sia quando abbiamo a che fare con problemi di obesità che di magrezza eccessiva delle donne», spiega la dottoressa Annamaria Baggiani, responsabile del Servizio di Infertilità Femminile e PMA di Humanitas Fertility Center.

Il peso è molto spesso una concausa insieme ad altri fattori, come l’età femminile, disturbi e patologie dell’apparato riproduttivo sia femminili che maschili.

«Le problematiche cambiano a seconda dei casi – ricorda la specialista –. Le donne eccessivamente magre spesso vanno incontro alla mancanza di mestruazioni, mentre per le donne in sovrappeso o obese l’irregolarità del ciclo è dovuta a un’alterazione dell’equilibrio tra i vari ormoni sessuali a causa dell’aumento di produzione di ormoni simili agli estrogeni da parte delle cellule del tessuto adiposo».

 

Ricercare la gravidanza

Avere un peso nella norma aiuta sia il concepimento che la gravidanza. «Spesso alcune donne ritrovano naturalmente la fertilità quando rientrano in un peso normale – dice la dottoressa Baggiani –. Esiste una formula per aiutare a capire quale obiettivo raggiungere ed è racchiusa nell’indice di massa corporea (BMI) che si calcola dividendo il peso in chili per l’altezza espressa in metri al quadrato. Quando il risultato è compreso tra 19 e 25 si parla di peso forma o peso ideale, al di sotto dei 19 di sottopeso fino all’eccessiva magrezza, sopra il 25 di sovrappeso e oltre 30 di obesità».

Le due zone rosse rappresentano un problema cui far fronte chiedendo aiuto a un nutrizionista o a un endocrinologo.

«Ritrovare il peso ideale aiuta anche le coppie che vogliono cercare un figlio attraverso la PMA (Procreazione Medicalmente Assistita) – ricorda la dottoressa Baggiani – perché in condizioni ottimali la donna risponde in maniera più adeguata alle terapie ormonali che inducono la multiovulazione. Inoltre i vantaggi si avvertono anche in gravidanza, perché le donne obese vanno incontro più facilmente a problemi di gestazione come ipertensione, gestosi, diabete gravidico e anche a quelli legati alla meccanica del parto».

 

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