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Prevenzione

Mal di gola? I rimedi naturali a volte non bastano

10/11/2014

Il mal di gola, quel bruciore che diventa via via più intenso, fino a diventare un fuoco che rende impossibile ingoiare. Oppure quel fastidio ricorrente, più simile alla presenza di un corpo estraneo, a un graffio oppure a un pizzicore costante, che si accompagna a colpetti di tosse.

Il mal di gola ha molte facce, per questo i rimedi naturali, dal miele al latte caldo, possono essere delle cure dolci, «ma quando i sintomi si prolungano nel tempo allora è meglio affidarsi alle cure del medico, perché dietro una sensazione dolorosa o di fastidio si possono nascondere patologie anche serie», puntualizza Luca Malvezzi, specialista dell’Unità Operativa di Otorinolaringoiatria in Humanitas.

 

I tanti fattori che provocano mal di gola

Uno sbalzo termico dal caldo al freddo, l’accensione dei termosifoni che rende l’aria e mucose troppo secche, smog e fumo. Sono tanti i fattori che possono “accendere” il mal di gola.

«Il miele, le caramelle balsamiche, i suffumigi eventualmente con l’aggiunta nell’acqua bollente di essenze balsamiche possono dare un sollievo momentaneo – dice Malvezzi – ma non bisognerebbe mai sottovalutare altri aspetti».

La medicina officinale è ricca di soluzioni naturali: propoli, echinacea, zinco, malva, eucalipto, menta, arancio amaro. Le proprietà antimicrobiche, antisettiche o balsamiche ne fanno degli utili rimedi per un mal di gola passeggero. Se il bruciore si spegne del giro di due giorni, senza ripresentarsi successivamente, possono andare bene, dice lo specialista.

Quando preoccuparsi, allora? «Se al mal di gola si associano altri sintomi come tosse persistente, febbre che dura oltre tre giorni senza rispondere agli antipiretici, se il tono della voce si abbassa, se ci si accorge della presenza di placche di pus, allora bisogna andare oltre il latte caldo e miele e ricorrere a una visita specialistica per inquadrare il problema. E, ancora più importante della valutazione specialistica stessa, il medico non dovrebbe mai dimenticare di ascoltare i pazienti. L’individuazione, con la raccolta di un’accurata anamnesi, di uno stile di vita non corretto può rappresentare già di per se stessa la spia che indirizza il medico verso gli accertamenti opportuni da svolgere per individuare e risolvere il problema».

 

 

 

 

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