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Prevenzione

Obesi non si nasce, si diventa

08/10/2014

Non si nasce sovrappeso e tantomeno obesi, se si è sani. Esiste infatti una predisposizione genetica all’obesità ma ciò non toglie che possiamo fare qualcosa per prevenirla o non aggravarla. Il che significa adottare comportamenti che è bene che siano seguiti soprattutto da chi si trova in una condizione di sovrappeso: fare attenzione a quello che mangiamo e quello che beviamo, in che quantità e con quale frequenza, e seguire uno stile di vita equilibrato dove un’attività fisica moderata ma quotidiana sia centrale.

Ne abbiamo parlato con il dottor Giuseppe Marinari, responsabile della Chirurgia bariatrica e del Centro Obesità di Humanitas Gavazzeni, in occasione dell’Obesity Day (in programma il 10 ottobre) che quest’anno ha come slogan “Facciamo insieme il primo passo!”.

Come possiamo imparare a mangiare in maniera corretta e a tenere sotto controllo il peso?

«Il problema del sovrappeso non è la battaglia di un anno ma di tutta la vita. Le persone devono imparare a rapportarsi con il cibo, conoscerne le caratteristiche, sapere quante calorie si assumono durante la giornata e convincersi che il nostro corpo cambia nel corso degli anni e che il peso ideale non esiste: ognuno ha il suo peso ragionevole e sano.

Imparare a conoscere il valore calorico degli alimenti è davvero importante per tenere sotto controllo il peso; tutti sappiamo che le lasagne ingrassano più dell’insalata, però bisogna anche sapere che l’olio, pure essendo il condimento migliore perché di origine vegetale, e quindi più sano rispetto al burro, è però anche l’alimento più calorico presente in natura: fa bene al cuore ma fa anche ingrassare e, quindi, va usato con moderazione».

Malattia dell’obesità a parte, cosa significa avere un peso ragionevole e sano?

«Prima ancora dell’educazione alimentare, per evitare l’obesità dobbiamo prestare attenzione alla nostra forma corporea. Non nasciamo necessariamente tutti magri e avere qualche chilo in più dello standard imposto dalla nostra civiltà occidentale non può trasformarsi in un’ossessione da combattere con le diete. Quando siamo a peso stabile, anche se il peso non è quello desiderato ma è di pochi chili superiore, dobbiamo prestare molta attenzione a non alterare l’equilibrio presente nel nostro corpo: voler perdere 5-6 chili solo per moda può avere effetti negativi importanti sul nostro consumo energetico e, a volte, anche sulla nostra psiche».

Le diete drastiche fanno male?

«Assolutamente sì, una perdita di peso provocata da diete troppo drastiche e veloci può esporre al rischio di recuperare presto i chili persi, ritrovandosi quindi all’interno di quella che è stata definita “yo-yo syndrome”, cioè un alternarsi di chili persi e recuperati, con effetti collaterali rilevanti sul nostro organismo a cominciare dal cuore».  

Come possiamo imparare a gestire al meglio la nostra alimentazione?

«Un buon consiglio per gestire bene la nostra alimentazione ed evitare così situazioni di sovrappeso e obesità è saper individuare ed evitare le situazioni che spingono a mangiare. Ad esempio, come si fa per le persone obese, annotare su un diario che cosa si mangia, quanto e quando. È un modo per capire le situazioni particolari che possono spingere una persona a mangiare in modo compulsivo e poco corretto, come stare davanti la tv o il computer, pranzare o cenare troppo fuori casa. Il diario consente di pianificare queste situazioni, sviluppare strategie per la loro gestione e mantenere così un controllo più efficiente sui propri comportamenti alimentari».

Controllare il peso è importante. Ogni quanto tempo è bene farlo?

«Il consiglio è pesarsi almeno una volta ogni 15-20 giorni così da controllare meglio la propria situazione corporea e verificare se il nostro fisico sta andando nella direzione giusta, rilevando le variazioni di peso prima che diventino un problema. C’è la bilancia casalinga ma esistono anche tecnologie più sofisticate come la bilancia impedenziometrica che utilizziamo, per gli obesi, nel nostro Centro Obesità e che permette di conoscere la composizione corporea di un individuo, la sua massa grassa e magra, la percentuale di acqua e, ovviamente, il suo peso».

 

 

 

 

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