Stai leggendo Pillola: i cinque luoghi comuni

Prevenzione

Pillola: i cinque luoghi comuni

19/09/2014

La pillola anticoncezionale: ha più di 50 anni ed è il terzo metodo contraccettivo più utilizzato al mondo (circa il 9% delle donne in età fertile, dai 15 ai 49 anni, sposate o conviventi). Nei paesi sviluppati (Europa, Nord America, Australia, Nuova Zelanda e Giappone) è il metodo più diffuso (18%), seguito dal preservativo (16%).

Nonostante sia uno dei metodi contraccettivi preferiti dalle donne, aleggiano ancora molti dubbi circa il suo utilizzo, l’efficacia e le controindicazioni.

Sulla base delle linee guida recentemente pubblicate dalla Società Italiana della Contraccezione (S.I.C.), sfatiamo 5 luoghi comuni con la dottoressa Elena Corradini, Responsabile dell’Unità Operativa di Ginecologia di Humanitas Mater Domini.

 

1. “La pillola può influire sull’umore, peggiorandolo”

FALSO. Al contrario, è stata evidenziata la sua efficacia nel trattamento della sindrome premestruale severa, poiché riduce ansia, depressione e irascibilità.

 

2. “Non si può prendere la pillola se si ha il clclo mestruale irregolare”

FALSO. Uno degli effetti della pillola, ricercati espressamente da alcune donne, è proprio quello di regolarizzare il ciclo mestruale. L’equilibrio della composizione ormonale della pillola la rende complice del benessere femminile. La maggior parte delle donne che utilizza la pillola, sa esattamente quando si verificherà il ciclo.

 

3. “La pillola porta all’infertilità”

FALSO. Se si desidera una gravidanza, è sufficiente interrompere l’assunzione del contraccettivo orale. In genere, la prima ovulazione sopravviene rapidamente, ma può anche tardare qualche mese.

 

4. “La pillola fa calare il desiderio sessuale”

FALSO. L’utilizzo di un contraccettivo libera innanzitutto dalla preoccupazione di una gravidanza indesiderata, permettendo di vivere l’intimità col proprio partner in maniera più soddisfacente e appagante.

 

5. “L’amenorrea provocata dalla pillola è pericolosa”

FALSO. La perdita mestruale durante il trattamento con la pillola (estro-progestinica) risulta ridotta, in quanto il rivestimento epiteliale dell’utero è solitamente più sottile rispetto al normale ciclo ovulatorio.

Sebbene ciò possa far preoccupare alcune donne, è stato accertato che aiuta a contrastare i disturbi legati all’anemia.

Nella scelta del metodo contraccettivo, raccomanda la dottoressa Elena Corradini, è importante valutare con il proprio ginecologo diversi criteri in base al proprio stile di vita: la sicurezza contraccettiva, la tollerabilità e la reversibilità del metodo, cioè il completo ripristino della fertilità dopo la sospensione.

 

 Pillola anticoncezionale, articoli correlati

 

 

Articoli che potrebbero interessarti

Non perderti i nostri consigli sulla tua salute

Registrati per la newsletter settimanale di Humanitas Salute e ricevi aggiornamenti su prevenzione, nutrizione, lifestyle e consigli per migliorare il tuo stile di vita