Le valvole cardiache regolano il flusso del sangue all’interno del cuore. Si tratta di appendici di tessuto essenzialmente fibroso, rivestite da endocardio, che regolano il passaggio del sangue attraverso gli orifizi che collegano atri con ventricoli e ventricoli con aorta o arteria polmonare.
Quando, durante le normali attività quotidiane, si presentano affanno e spossatezza, una delle possibili cause è riconducibile alle cardiopatie valvolari, situazioni patologiche che alterano la circolazione del sangue all’interno del cuore.
«Spesso si pensa che le valvulopatie siano espressione solamente di una malattia genetica o familiare. In realtà anche il fattore di rischio cardiovascolare è determinante nel loro sviluppo. Se paragoniamo una valvola cardiaca a una porta, non controllare la pressione arteriosa equivale ad aprire quella porta a spallate e chiuderla a calci anziché farlo dolcemente. È chiaro che se apri e chiudi delicatamente la porta, questa durerà più a lungo. Le valvole sono come le articolazioni dell’apparato scheletrico, vanno incontro naturalmente a usura, e il modo in cui vengono utilizzate può determinare un’accelerazione o meno del processo di degenerazione».
Che cosa fare per prevenire le malattie valvolari?
«Valgono le regole d’oro della prevenzione cardiovascolare: fare attività fisica regolare, senza esagerare, prestare attenzione alla propria dieta e tenere sotto controllo il peso corporeo, educare i bambini a un’alimentazione corretta, non fumare e fare controlli periodici nel caso di familiarità a certe patologie».
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Risposte a cura degli specialisti di Humanitas |
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A cura di Simona Camarda
