Infertilità maschile, cause e rimedi

In Europa si fanno sempre meno figli. Le cause sono senz’altro molteplici e vanno ricercate soprattutto nei fattori socioeconomici che caratterizzano l’attuale situazione a livello mondiale e, più nel dettaglio, quella dei paesi sviluppati.

Tuttavia, non bisogna sottovalutare l’impatto dei problemi di fertilità, che colpiscono sempre più persone. Nel secolo scorso si credeva che l’infertilità fosse soprattutto un problema femminile, ma è ormai ampiamente accertato come invece, da questo punto di vista, i due sessi si equivalgano.

Quali sono, allora, i fattori di rischio dell’infertilità maschile? Cosa si può fare per prevenire questo problema? Ne abbiamo parlato con il dott. Luciano Negri, andrologo del Fertility Center di Humanitas.

 

Dott. Negri, quali sono le cause dell’infertilità maschile?

Il fattore più importante è l’invecchiamento, perché con gli anni si stratificano numerosi fattori deleteri per i testicoli e le vie seminali. Cinquanta anni fa la prima paternità era a 25 anni, ora a 35 anni e in questo lasso di tempo, spesso, si sono accumulati 10 anni di fumo di sigaretta, di alcoolici, di farmaci, di infiammazioni delle vie seminali, di danno termico da varicocele, di stress, di assunzione aerea e alimentare, di endocrine disruptors (noi siamo al vertice della catena alimentare e mangiamo un concentrato di inquinanti, che sono stati assunti a loro volta da animali e vegetali). Poi, con l’età si riducono i rapporti sessuali, la cui frequenza è strettamente correlata alla probabilità di concepire.

Infertilità: attenzione a stress e distrazioni

Un terzo dei pazienti che afferisce al Fertility Center di Humanitas ha al massimo 4 rapporti al mese, troppo pochi per ottenere una gravidanza in tempi ragionevoli. La colpa è dei ritmi di lavoro insostenibili, dello stress cronico scatenato da certe professioni, delle preoccupazioni legate alla attuale crisi economica. Oppure solamente delle distrazioni piacevoli del mondo moderno.

Infertilità maschile: cause ostruttive e non

Schematicamente si distinguono cause ostruttive, ovvero le cause che impediscono la normale fuoriuscita degli spermatozoi durante l’eiaculazione, e quelle non ostruttive, caratterizzate da una ridotta o alterata produzione di spermatozoi nei testicoli. Per quanto riguarda queste ultime, quelle in assoluto più frequenti sono quelle idiopatiche, vale a dire quelle senza una causa dimostrabile; si tratta spesso di uomini normali, ma dotati di testicoli non particolarmente sviluppati. Non infrequentemente per questi casi è necessario ricorrere alla fecondazione medicalmente assistita.

Il varicocele e il criptorchidismo

Una altra causa frequente e curabile è il varicocele che provoca un innalzamento della temperatura nella borsa scrotale, deprimendo la produzione degli spermatozoi. Altrettanto frequente è il criptorchidismo – la mancata discesa dei testicoli entro l’anno di vita – che si associa spesso ad una scarsa produzione spermatozoaria e ad un aumentato rischio di sviluppare tumore testicolare. L’obesità grave è in aumento e questa condizione  determina una riduzione della libido con possibilità che si determini una disfunzione erettile ed una situazione di ipogonadismo (insufficiente secrezione di ormoni sessuali).

Infertilità causata da alcol, droghe e doping

Anche l’alcool, alcuni tipi di droghe ed il doping sportivo possono determinare un problema di fertilità che, sebbene sia normalmente transitorio, può aggravarsi fino a diventare irreversibile, specialmente nel caso di abuso continuato per lunghi periodi di tempo.

 

Per quanto riguarda invece le patologie ostruttive, la causa in assoluto più frequente sono le infezioni occulte delle vie seminali, strettamente correlate alla promiscuità sessuale. Nella donna provocano un danno delle salpingi; nell’uomo una ostruzione degli epididimi e una alterazione della prostata. La loro diagnosi è semplice e le cure efficaci, a patto che si abbia coscienza del rischio e quindi si faccia prevenzione in giovane età.
Una altra causa frequente sono i microtraumi scrotali da sport da sella.

 

Cosa è possibile fare per ridurre il rischio di infertilità?

Certamente, il primo consiglio che darei è quello di prestare attenzione al proprio stile di vita, evitando un eccessivo sovrappeso e l’assunzione di droghe ed alcool. Anche il doping sportivo è da evitare, in modo particolare l’assunzione di ormone della crescita che viene utilizzato, talvolta, da chi pratica il culturismo. Inoltre, fare attenzione, per quanto possibile, all’ambiente in cui si vive è importante, perché stress ed inquinamento ambientale hanno certamente un impatto sulla fertilità.
In generale, direi poi che sarebbe necessario diffondere una maggiore consapevolezza in merito all’utilità delle visite andrologiche, dato che alcuni dei problemi che determinano l’infertilità maschile sono spesso risolvibili solo se diagnosticati e trattati in giovane età.

 

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Redazione Humanitas Salute: