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Prevenzione

Influenza, un appello dagli immunologi: «Fate il vaccino!»

06/11/2012

Dopo le vicende che hanno portato al ritiro di grandi quantità di vaccini antinfluenzali la Società Italiana di Immunologia, Immunologia Clinica e Allergologia sottolinea come non si possa fare a meno dei vaccini, perché ridicono le complicanze e la mortalità dei soggetti più deboli

In occasione dl ritiro di grosse quantità di vaccino antinfluenzale, disposte per ragioni di sicurezza da una delle ditte farmaceutiche fornitrici e dal Ministero della Salute, ha portato la Società Italiana di Immunologia, Immunologia Clinica e Allergologia, cui aderiscono oltre seicento immunologi italiani, a esprimere grande preoccupazione per la situazione venutasi a creare. In particolare, gli esperti del settore hanno voluto rimarcare l’importanza dei vaccini, richiamando l’attenzione dell’opinione pubblica su alcuni punti fondamentali.

Cinque punti fondamentali

1. I vaccini rappresentano uno degli strumenti più importanti di medicina preventiva, che contribuiscono a migliorare la salute dell’uomo. Basti pensare che nel mondo occidentale sono ormai un ricordo lontano flagelli come la difterite, la poliomielite o il vaiolo, che colpivano in modo spesso grave decine di migliaia di persone soltanto nel nostro Paese.

2. Ogni anno muoiono al mondo 10 milioni di bambini sotto i 3 anni e 2,5 milioni di questi decessi sarebbero evitabili con i vaccini più elementari.

3. I benefici portati dai vaccini sono di gran lunga superiori ai rischi, che la ricerca scientifica ha reso via via minimi.

4. L’influenza può costituire un grave problema medico, in particolare per i soggetti ad alto rischio come ad esempio le persone anziane e i malati cronici, tra i quali il vaccino antinfluenzale riduce le complicanze e la mortalità in modo significativo.

5. Per quanto riguarda il caso specifico oggetto degli allarmi di questi giorni, bisogna sottolineare che il lotto di vaccino che non è risultato conforme agli standard qualitativi richiesti dagli standard fissati non è entrato in uso e non è stato somministrato ad alcun paziente. 

Controlli attenti e rigorosi

Una situazione delicata, dunque, riguarda solo il numero dei vaccini attualmente a disposizione – che verranno sostituiti da nuovi acquisti nelle prossime settimane – e non certo la loro qualità: tutto ciò che verrà somministrato nel corso della campagna antinfluenzale, assicurano gli immunologi, è garantito da controlli attenti e assolutamente rigorosi.

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